No Tav: “Perquisite le case di quattro attivisti”
A darne notizia, attraverso il sito internet ufficiale, il movimento che si oppone alla realizzazione del Terzo Valico dei Giovi: "Agenti della Digos di Alessandria si sono presentati presso le abitazioni con un mandato di perquisizione"
A darne notizia, attraverso il sito internet ufficiale, il movimento che si oppone alla realizzazione del Terzo Valico dei Giovi: "Agenti della Digos di Alessandria si sono presentati presso le abitazioni con un mandato di perquisizione"
A maggio, secondo la ricostruzione dei No Tav, alcuni attivisti “hanno casualmente incontrato ad Arquata un operaio della ditta Geotec (impegnata nei lavori del Terzo Valico) con cui hanno scambiato alcune battute senza che avvenisse alcuna forma di violenza e o minacce”. La procura starebbe però indagando su un’ipotesi di violenza privata, che il Movimento, tuttavia, respinge. Venerdì mattina i comitati No Tav hanno convocato una conferenza stampa per illustrare la loro posizione e per informare gli aderenti del consiglio comunale aperto convocato a Novi Ligure il 2 dicembre.
Rischiano dunque di scaldarsi gli animi, anche il previsione dell’avvio dei cantieri? Un botta e risposta per ora a distanza tra il Movimento e le aziende di Cociv, il consorzio nato per la progettazione e realizzazione dell’opera: circa dieci giorni fa Coviv aveva infatti delimitato l’area del cantiere a Radimero, dove inizieranno gli scavi veri e propri. Il Movimento aveva reagito con una marcia pacifica e con la rimozione delle reti di cantiere, riposizionate il giorno successivo da Cociv.
In risposta, il Movimento ha organizzato una nuova manifestazione sabato 23, alle 10, davanti al municipio di Arquata Scrivia “per portare tutti insieme al Sindaco alcune domande a cui chi governa il paese dovrebbe rispondere per tutelare la comunità arquatese”. “Non è più il tempo dei silenzi, – aggiungono – ma quello di intraprendere azioni concrete per ostacolare le iniziative di Cociv, sempre che ce ne sia la volontà politica”.