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Velo ok, scattano le multe
A Serravalle Scrivia, primo comune dove è partita la sperimentazione del progetto Noi sicuri, parte la fase due: multe a chi supera i limiti e un questionario nelle scuole per diffondere la cultura della sicurezza su strada. Il direttore di progetto respinge le critiche: il sistema di supporto non necessita di omologazione, quindi non è illegale
A Serravalle Scrivia, primo comune dove è partita la sperimentazione del progetto ?Noi sicuri?, parte la ?fase due?: multe a chi supera i limiti e un questionario nelle scuole per diffondere la ?cultura della sicurezza su strada?. Il direttore di progetto respinge le critiche: ?il sistema di supporto non necessita di omologazione, quindi non è illegale?
SERRAVALLE SCRIVIA – Al via la “fase due” del progetto “Noi sicuri”, l’installazione di supporti per la rilevazione della velocità, i Velo Ok. A Serravalle il posizionamento dei totem di colore arancione, che contengono le telecamere di controllo della velocità, sono attivi da almeno sei mesi, ma fino ad oggi i dati raccolti sono serviti sono a fini statistici. “Poichè la funzione deterrente rischia di scemare, e per dare seguito al progetto il cui obiettivo principale è la sicurezza su strada – spiegano il comandante del corpo di Polizia Municipale Ezio Bassani e il sindaco Alberto Carbone – a breve partirà la seconda fase”. Ossia le multe. Serravalle userà “i guanti”: “poichè, lo ribadiamo, la motivazione è garantire sicurezza e non fare cassa, applicheremo la misura minima prevista, da 41 euro di contravvenzione, fino ad un massimo di 700 in base al superamento del limite di velocità, ma senza decurtazione dei punti patente”. Sul posto saranno presenti gli agenti di polizia per contestare la violazione, ma la legge consente anche di elevare la contravvenzione in assenza della pattuglia. I risultati dopo la prima fase di sperimentazione ha portato risultati più che incoraggianti: nelle due vie in cui attualmente sono collocati i totem, in zona Ca del Sole e il via Gambarato, “si erano registrate punte di 140 – 170 chilometri orari”, spiega l’assessore Pasquale Vecchi. “Il numero di violazioni è già sceso di due terzi – conferma il comandante Bassani – ma alla fase di mera rilevazione deve seguire quella sanzionatoria, per non rischiare di perdere l’effetto deterrente”. Non solo multe, però. La seconda fase del progetto prevede anche un aspetto “psicologico”, di educazione alla sicurezza stradale: si partirà quindi dalle scuole, sottoponendo ai ragazzi una serie di quesiti il cui esito sarà poi illustrato in un momento pubblico, aperto alla cittadinanza.
La presentazione dell’avvio della fase due è stata anche l’occasione per fare il punto della situazione in Provincia. Altri cinque comuni del territorio hanno infatti aderito al programma provinciale di sicurezza. 36 totem dislocati in quelli che i sindaci avevano segnalato come punti critici. E, anche in questo caso, i risultati sono incoraggianti. Si parla di una diminuzione delle violazioni in percentuali variabili tra il 50 e il 70%. Il direttore di progetto, Paolo Goglio, sgombera anche il campo dalle polemiche scatenate a livello provinciale da un’associazione di consumatori che sosteneva come il dispositivo non fosse a norma perchè non omologato. “Non è omologato perchè non è necessaria l’omologazione in quanto contenitori di apparecchi”. Per usare una metafora, Goglio spiega che sarebbe come chiedere la patente di guida a chi è a bordo di una bicicletta. “Si tratta di polemiche che non dovrebbero neppure nascere, poiché il risultato dell’applicazione del Velo ok è una maggiore sicurezza stradale”.