Villette Zerbo, indagini in corso
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Giampiero Carbone - g.carbone@ilnovese.info  
28 Novembre 2013
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Villette Zerbo, indagini in corso

Le conferme delle inchieste, seppur ancora ufficiose, sono arrivate dopo mesi, durante i quali gli edifici costruiti dalla società Sorelle Zerbo sono finiti sotto la lente di ingrandimento della magistratura

Le conferme delle inchieste, seppur ancora ufficiose, sono arrivate dopo mesi, durante i quali gli edifici costruiti dalla società Sorelle Zerbo sono finiti sotto la lente di ingrandimento della magistratura

GAVI – Indagini in corso sulle ville di località Zerbi, a Pratolungo di Gavi, da parte della Procura della Repubblica. Le conferme, seppure ufficiose, sono arrivate dopo mesi, durante i quali gli edifici costruiti dalla società Sorelle Zerbo, segnalati dall’associazione Progetto Ambiente a partire dal 2012 prima al Comune e alla Regione e poi al palazzo di giustizia di Alessandria, sono finiti sotto la lente di ingrandimento della magistratura.

Si tratta di quattro edifici, dotati di tunnel di collegamento con piscina interna e giardino, costruiti accanto alla struttura sanitaria Residenza Pratolungo, attiva dal decennio scorso come Hotel California, dove sono ospitati circa venti persone affette da disabilità psichiche. Le ville, aveva segnalato Progetto Ambiente, secondo il progetto dovrebbero essere una semplice foresteria per dare alloggio ai familiari degli ospiti della struttura sanitaria essendo state realizzati su un’area destinata all’assistenza ma in realtà, come ha ammesso il Comune a luglio, sollecitato anche dalle interrogazioni del gruppo di minoranza Gavi futura, sono utilizzate come edifici residenziali dalla famiglia titolare della società Sorelle Zerbo.

Rispondendo proprio all’opposizione, in primavera il capo dell’ufficio tecnico del Comune, Pierpaolo Bagnasco, aveva tentato di risolvere la situazione non rimarcando alcun abuso poiché chi abita nelle ville sarebbe socio della cooperativa Eliana, gestore della struttura sanitaria.
A luglio ha però dovuto fare marcia indietro con un’ordinanza (troppo morbida e con i dati catastali errati, secondo Progetto Ambiente) con la quale l’abuso edilizio, consistente appunto nell’uso degli edifici non conforme alla loro destinazione, è stato finalmente riconosciuto. Durante questo periodo, è emerso ora, non sono mancati i blitz dei carabinieri in municipio per ottenere i documenti e le autorizzazioni riferiti alle ville nonché alla struttura sanitaria.

Lo stesso Bagnasco ha reso noto, nelle risposte alla minoranza, che per le ville la proprietà non ha pagato alcun onere di urbanizzazione visto che sulla carta si trattava di pertinenze della Residenza Pratolungo. Uno sconto piuttosto consistente, che potrebbe essere anch’esso finito all’attenzione della Procura, oltre all’abuso edilizio segnalato dallo stesso Comune alla magistratura con l’ordinanza di luglio, reato del quale potrebbero rispondere i titolari della Sorelle Zerbo o comunque le persone che hanno finora utilizzati gli edifici. Al momento però non si conoscono i nomi degli indagati né risultano essere ancora stati inviati gli avvisi di garanzia.

Intanto, rispetto alla Residenza Pratolungo, oggetto di diversi sopralluoghi anche da parte dei carabinieri del Nas, l’Asl fa sapere: “Essendo venuti meno i requisiti strutturali e gestionali è stato deciso di non rinnovare la convenzione per l’accreditamento socio sanitario in attesa del nuovo provvedimento attesti la regolarità della situazione”. L’attività della struttura al momento prosegue.

RETTIFICA 
L’articolo in questione è suggestivo e pregno di insinuazioni lesive della reputazione della Sorelle Zerbo srl e del buon nome del sig. Paolo Zerbo e dei suoi familiari, in quanto i fatti attribuiti alla società Sorelle Zerbo srl dall’autore sono stati riconosciuti privi di qualsivoglia carattere illecito da parte dell’Autorità Giudiziaria. Il 07/07/2014 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Alessandria, nella persona del p.m. Dott. Giancarlo Vona, ha infatti presentato richiesta di archiviazione del relativo procedimento dopo aver tenuto colloquio con il sig. Zerbo e i suoi familiari. Tale richiesta è stata quindi accolta dal G.I.P., Dott.ssa Luisa Avanzino, che ha disposto in data 01/08/2014 l’archiviazione del procedimento n. 2014/5531 R.G.N.R.. Peraltro, con specifico riferimento al pagamento degli oneri di urbanizzazione si rappresenta che nell’ottobre 2014 in riferimento agli edifici oggetto dell’articolo sono stati corrisposti al Comune di Gavi € 258.147,10 a tale titolo.

 

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