Bundy, 120 gli esuberi. I lavoratori sospendono la produzione
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Giampiero Carbone - g.carbone@ilnovese.info  
29 Novembre 2013
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Bundy, 120 gli esuberi. I lavoratori sospendono la produzione

I sindacati, nel pomeriggio di ieri, giovedì 28 novembre, hanno reso noto l'atteso piano industriale. Confermata la volontà di non abbandonare il sito in Val Borbera, ma a un prezzo carissimo per gli operai

I sindacati, nel pomeriggio di ieri, giovedì 28 novembre, hanno reso noto l'atteso piano industriale. Confermata la volontà di non abbandonare il sito in Val Borbera, ma a un prezzo carissimo per gli operai

BORGHETTO BORBERA – Hanno immediatamente sospeso la produzione i lavoratori della Bundy di Borghetto, non appena i sindacati, nel pomeriggio di ieri, giovedì 28 novembre, hanno reso noto l’atteso piano industriale, presentato in mattinata in Confindustria e in Provincia, ad Alessandria. Ben 120 gli esuberi richiesti dall’azienda su 180 dipendenti. Confermata quindi la volontà di non abbandonare il sito in Val Borbera ma a un prezzo carissimo per i lavoratori.

“Il piano industriale – spiegano dalla Bundy -, privo di alternative, prevede la permanenza a Borghetto con un ridimensionamento e una rifocalizzazione produttiva. Lo stesso, purtroppo, implica una necessaria riduzione degli attuali 120 lavoratori effettivi (dei 184 circa 60 sono da oltre un anno in contratto di solidarietà a rotazione) a 60-70 persone a tempo pieno. Il futuro di questo nuovo sito ristrutturato dipenderà dalla competitività dello stesso e il gruppo Bundy Refrigeration è pronto a fare la propria parte con investimenti produttivi e formativi anche se avverte che non sarà una sfida facile da vincere. E’ quindi indispensabile un forte contributo da parte di tutti: lavoratori, rappresentanti sindacali, politici, rappresentanti di organizzazioni e istituzioni”.

L’azienda, proprietà della finanziaria Usa Sun Capital Partner, motiva la drastica riduzione del personale, da attuare a partire dal ptrimo semestre del 2014, con la crisi del settore del freddo che ha portato a una delocalizzazione da parte di tutti i principali produttori, concorrenti di Bundy, in Turchia, Cina e Polonia: “Tale evoluzione di mercato ha portato crescenti perdite di bilancio dal 2011 rendendo quindi necessaria la rifocalizzazione della produzione di Bundy Refrigeration su componenti con più bassa incidenza di manodopera, più elevati contenuti tecnologici e ragionevole trasportabilità”.

La Bundy, dicono le organizzazioni sindacali, intende mantenere in Val Borbera solo 2 linee per la produzione dei tubi rispetto alle 5-6 attuali. Una notizia alla quale i dipendenti, appresa la notizia dalle rsu nel tardo pomeriggio, sono immediatamente scesi in sciopero, in attesa dell’assemblea sindacale che si è svolta in serata nel polo fieristico di Borghetto.

 

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