Terzo Valico, nulla di fatto al Tar del Lazio

NOVI LIGURE –  Nulla di fatto ieri, giovedì 5 dicembre, al Tar del Lazio, a Roma, sul ricorso contro il via ai lavori del Terzo valico. I giudici hanno valutato la richiesta di sospendere la determina del Ministero dell’ambiente del 2 agosto che ha autorizzato Cociv ad allestire i cantieri del Terzo Valico e ad avviare l’attività di scavo a Voltaggio e Arquata Scrivia.

La sospensiva era stata proposta dalle associazioni Pro Natura e Amici delle Ferrovie e dell’Ambiente (Afa) e da undici cittadini, rappresentati dagli avvocati Mattia Crucioli ed Emiliano Bottazzi. Il tribunale non si è espresso poiché ha preso atto che lo scorso 24 ottobre il ministero ha approvato il Piano di utilizzo delle terre (Put) presentato da Cociv e hanno concesso termine ai ricorrenti per proporre un nuovo ricorso contro tale nuovo provvedimento, che formalmente integra la determina di agosto. Una volta impugnato anche questo atto, verrà fissata una nuova udienza cautelare davanti al Tar Lazio, presumibilmente a gennaio.

“Va precisato – spiegano dall’Afa – che, al momento, neppure con il Put approvato Cociv potrebbe lavorare, visto che il piano in questione subordina l’attività di scavo all’ok della Regione al piano cave e a una serie di monitoraggi da eseguire in contraddittorio con l’Arpa. Eppure, ribadiamo ancora una volta, a Voltaggio lo scavo sembra essere cominciato da settimane.

Coloro che nel Consiglio comunale di Novi Ligure, come l’assessore Graziano Moro, e il Pd in precedenza, hanno posto condizioni precise prima di permettere il via ai lavori al Cociv mettano in pratica i loro propositi dimostrando di non aver fatto solo delle parole”. Mercoledì, alle 21, in municipio ad Arquata, seduta dell’Osservatorio ambientale del Comune, al quale sono stati invitati tutti gli enti e i soggetti coinvolti dal Terzo valico.