Terzo Valico, Spineto: “Prima gli acquedotti, poi l’avvio degli scavi”
Il Comune di Arquata definisce inaccettabilequanto emerge dal tavolo tecnico regionale del Terzo valico sullidrogeologia. Il sindaco ha inviato le osservazioni dellamministrazione comunale alla Regione e al Ministero dellambiente
Il Comune di Arquata definisce inaccettabilequanto emerge dal tavolo tecnico regionale del Terzo valico sullidrogeologia. Il sindaco ha inviato le osservazioni dellamministrazione comunale alla Regione e al Ministero dellambiente
Arquata contesta il ragionamento secondo il quale “non ci sono problemi (per le fonti degli acquedotti, ndr) poiché l’acqua eventualmente drenata in fase di esecuzione dei lavori uscirà all’imbocco nord della galleria di valico a Moriassi. Qui, nel progetto definitivo, sono previste venute d’acqua di 120-190 litri al secondo, il che corrisponderebbe a una catastrofe idrogeologica annunciata su tutto il territorio comunale sia per quanto riguarda le sorgenti sia per tutta la rete idrografica superficiale”. Arquata infatti rischia di perdere le sorgenti dell’acquedotto a Rigoroso ma, secondo il Comune, l’argomento non è stato finora affrontato a dovere.
Nelle osservazioni si ricorda quanto stabilito dalla delibera del Cipe del 2006 con cui è stato approvato il progetto definitivo del Terzo valico, una serie di interventi da realizzare prima dell’avvio dei lavori, di cui al momento non c’è traccia: sondaggi a Borlasca e sul monte Zuccaro per valutare la situazione delle sorgenti, la progettazione di acquedotti alternativi, approfondimenti delle indagini geologiche, modelli previsionali per stabilire l’impatto dell’opera sulla risorsa idrica senza basarsi su aspetti probabilistici, stabilire i quantitativi degli acquiferi a rischio insterilimento.
“Secondo quanto emerso il 21 novembre – scrive il Comune nelle sue osservazioni – tali approfondimenti non hanno ancora avuto inizio per cui si chiede di conoscere il programma di svolgimento di tali indagini e monitoraggi”. Spineto contesta infine il modus operandi proposto da Cociv e dal tavolo tecnico, cioè la ricerca di “captazioni integrative” per le fonti solamente nel caso in cui, scavando il tunnel, emergano danni alle fonti di Rigoroso. “L’acquedotto di emergenza – conclude Spineto – per Arquata e quello sostitutivo per Sottovalle vanno realizzati prima dello scavo del tunnel di valico”.