Vigili urbani, continua la diatriba
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Giampiero Carbone - g.carbone@ilnovese.info  
14 Dicembre 2013
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Vigili urbani, continua la diatriba

Sono state numerose le multe comminate dai due nuovi vigili urbani di Gavi. Le contravvenzioni sarebbero però nulle perché i due civich non hanno ancora superato l’esame conclusivo del corso di formazione

Sono state numerose le multe comminate dai due nuovi vigili urbani di Gavi. Le contravvenzioni sarebbero però nulle perché i due civich non hanno ancora superato l?esame conclusivo del corso di formazione

GAVI – L’articolo 13 della legge regionale 58 del 1987 (norme in materia di polizia locale) recita: “Ai fini dell’immissione definitiva in ruolo il superamento degli esami conclusivi del corso di formazione costituisce titolo necessario per la valutazione del periodo di prova. L’impiego del personale nei servizi sul territorio non può comunque aver luogo se non dopo il superamento del corso, salvo lo svolgimento dell’attività pratica durante i corsi di formazione professionale”.

La norma viene ricordata dal Settore polizia locale della Regione, interpellato sul caso vigili scoppiato a Gavi nelle ultime settimane dopo il blitz della Guardia di Finanza nell’ufficio della polizia municipale. Le Fiamme gialle avrebbero acquisito i documenti sull’assunzione e sull’attività dei due agenti vincitori del bando di un anno fa, messi in ferie dopo il blitz in attesa di partecipare al corso della Regione in programma dal 17 dicembre, a Asti. Il problema in particolare starebbe nel fatto che i vigili neoassunti avrebbero comminati fior di multe senza poterlo fare.

Spiega il comandante dei vigili di un Comune del novese: “Quello che avvenuto a Gavi ha dell’incredibile. Tutti, almeno coloro che conoscono e applicano le leggi, sanno che al momento dell’assunzione il vincitore di un bando per diventare vigile acquisisce, tra l’altro, la qualifica di pubblico ufficiale. Può quindi esercitare l’attività di pubblica sicurezza dopo una valutazione del Prefetto e, solo dopo l’esame del corso regionale, svolgere attività di polizia stradale e amministrativa. Finché – prosegue il comandante – la prova non viene superata l’agente non può contestare nulla dal punto di vista amministrativo e le eventuali multe sono nulle poiché fino ad allora sta svolgendo un periodo di prova di sei mesi prorogabile di altri sei in attesa del corso. Va infatti ricordato che, senza il superamento dell’esame, il Comune può licenziare il vigile per giusta causa”.

Sia la Regione sia il comandante hanno quindi smentito quanto affermato dalla polizia municipale di Gavi, secondo la quale per mettere in regola gli agenti è bastata una segnalazione alla Prefettura, “per cui potevano fare le multe ma solo per divieto di sosta”. Di chi è la responsabilità dell’accaduto?

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