Investito sulla provinciale della val Borbera, muore 81enne
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Elio Defrani - e.defrani@ilnovese.info  
18 Dicembre 2013
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vignole borbera

Investito sulla provinciale della val Borbera, muore 81enne

È deceduto un paio d’ore dopo essere stato ricoverato in ospedale Gerardo Nicastro, che oggi, intorno all’ora di pranzo, è stato investito a Vignole Borbera. L’anziano era uscito di casa per buttare la spazzatura e stava attraversando la strada quando è stato travolto da un'autovettura

VIGNOLE BORBERA — È morto un paio d’ore dopo essere stato ricoverato in ospedale l’81enne Gerardo Nicastro, che oggi, mercoledì 18 dicembre, intorno all’ora di pranzo, è stato investito sulla provinciale 140 della val Borbera, a Vignole. L’anziano era uscito di casa per buttare la spazzatura e stava attraversando la strada quando è stato travolto da una Volkswagen Golf condotta da un uomo residente in zona, di cui non sono state rese note le generalità.
Le condizioni di Nicastro sono apparse sùbito gravi al personale del 118 intervenuto per soccorrerlo. L’ambulanza è rientrata al San Giacomo in codice rosso. Due ore dopo il ricovero al pronto soccorso dell’ospedale di Novi, il cuore dell’81 enne ha cessato di battere: troppo gravi le fratture e soprattutto il trauma cranico riportato nell’incidente. I rilievi sul posto sono stati compiuti dai militari della stazione carabinieri di Serravalle Scrivia, al comando del maresciallo Michele Lai. Mentre scriviamo, l’investitore si trova ancora in caserma e viene interrogato dagli uomini dell’Arma: con la morte dell’anziano, la sua posizione si è ovviamente aggravata, e potrebbe essere chiamato a rispondere di omicidio colposo.

Gerardo Nicastro da alcuni anni – da quando era mancata sua moglie – viveva solo a Vignole Borbera, in una casa sulla strada provinciale che conduce a Borghetto. Per molti anni ha lavorato all’estero come saldatore in vari cantieri navali. Rientrato in Italia, aveva continuato a svolgere quel mestiere per conto di una ditta che si occupava della manutenzione dell’acquedotto. «Un artista della saldatura», lo definisce il primo cittadino di Vignole Giuseppe Teti. «Era molto più di un bravo operaio, era un vero e proprio maestro nel proprio lavoro». Lascia una figlia che abita a Garbagna.

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