Ferrovie, per i pendolari giornate di passione
Home
Lisa Lanzone - l.lanzone@ilnovese.info  
19 Dicembre 2013
ore
00:00 Logo Newsguard

Ferrovie, per i pendolari giornate di passione

Incidenti, scioperi, guasti, ritardi: un mix che ha portato i viaggiatori sul piede di guerra. I disagi sono iniziati domenica 15 dicembre, quando sulla linea per Milano due treni su tre sono stati soppressi. Lunedì passeggeri "sequestrati" sull'intercity per Genova e ritardi di oltre 160 minuti per il capoluogo lombardo

Incidenti, scioperi, guasti, ritardi: un mix che ha portato i viaggiatori sul piede di guerra. I disagi sono iniziati domenica 15 dicembre, quando sulla linea per Milano due treni su tre sono stati soppressi. Lunedì passeggeri "sequestrati" sull'intercity per Genova e ritardi di oltre 160 minuti per il capoluogo lombardo

NOVI LIGURE – Nuovo orario, scioperi regionali, incidenti e guasti per il trasporto ferroviario: un mix che nell’ultima settimana ha fatto tornare i pendolari sul piede di guerra. Lunedì 16 dicembre, un intercity per Genova che doveva fare tappa a Novi aveva le porte guaste: i viaggiatori non sono potuti scendere e sono rimasti “sequestrati” fino al capoluogo ligure, da cui poi hanno dovuto fare ritorno a casa.

Sulla linea per Milano, invece, i disagi sono iniziati già domenica pomeriggio quando, soprattutto molti studenti si spostano verso i grandi centri universitari della Lombardia (Pavia e Milano), in vista dell’ultima settimana di lezioni, prima della pausa natalizia. Domenica due treni su tre sono stati soppressi, dalla stazione di Tortona e non sono mai arrivati nel capoluogo lombardo, a causa di uno sciopero del personale di Trenord, sui treni che dalla Liguria, vanno verso Milano e viceversa. Lunghe attese, quindi, anche alla stazione Centrale, dove c’erano anche molti turisti della domenica, che cercavano di rientrare verso Genova.

Ma la vera odissea per i pendolari è iniziata lunedì sera, quando un incidente all’altezza della stazione di Locate Triulzi (Milano) ha causato ritardi oltre i 160 minuti e alcune soppressioni. Il treno delle 18.10, che da Milano, arriva a Arquata Scrivia, è giunto a destinazione dopo le 21.00. Nuovi ritardi, questa volta dovuti a un guasto, invece, la mattina dopo – martedì – per il treno della prima mattina, che da Novi si dirige a Milano. Un martedì che è proseguito anche peggio con due soppressioni e nuovi pesanti ritardi sulla stessa linea – Milano-Arquata-Genova – sui treni della sera: 18.10 e 18.25.

Il treno delle 18.30, per Genova, partito con 15 minuti di ritardo è così riuscito a raccogliere anche tutti i pendolari che dovevano rientrare nella zona del novese, che si sono fermati a Tortona, a tarda sera, dopo le 20.00, alla ricerca di una coincidenza che alcuni hanno dovuto attendere ore. Un treno sovraffollato che ha ospitato anche molti pendolari, che da Milano, abitano nel Pavese e che hanno subito la soppressione di un treno proveniente da Torino, nella tratta interrotta, tra Rho e Novara (con disagi anche nell’alessandrino). Anche in questo caso si è, però, trattato di un incidente, purtroppo mortale. In questo caso, per chi andava verso Pavia, Trenord ha istituito un servizio di bus sostitutivi.

Infine, ieri, mercoledì, nuovi disagi per chi ha viaggiato sui treni che da Novi vanno verso Genova, con ritardi sino a 45 minuti, sui treni tra le 8 e le 10 del mattino. Lunedì il regionale 6111 Alessandria-Genova è stato soppresso (come già avvenuto venerdì scorso), mentre martedì è giunto a destinazione con 11 minuti di ritardo.

 

Articoli correlati
Leggi l'ultima edizione