Centraline e ghiaia, due progetti per il Borbera
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Giampiero Carbone - g.carbone@ilnovese.info  
20 Dicembre 2013
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Centraline e ghiaia, due progetti per il Borbera

La Provincia ha di recente stabilito la necessità di uno studio di valutazione di impatto ambientale per l’impianto idroelettrico. Intanto, ricordano dal Comitato delle Quattro Province “Dal 2000 al 2013 sono stati rilasciati permessi di prelievo di ghiaia dal Borbera e dai suoi affluenti pari a 69 mila metri cubi"

La Provincia ha di recente stabilito la necessità di uno studio di valutazione di impatto ambientale per l?impianto idroelettrico. Intanto, ricordano dal Comitato delle Quattro Province ?Dal 2000 al 2013 sono stati rilasciati permessi di prelievo di ghiaia dal Borbera e dai suoi affluenti pari a 69 mila metri cubi"

VAL BORBERA – Centraline e prelievi di ghiaia: il Borbera è più che mai interessato da progetti che, secondo il Comitato delle Quattro Province, rischiano di avere conseguenze negative. La Provincia di Alessandria ha di recente stabilito la necessità di uno studio di valutazione di impatto ambientale per l’impianto idroelettrico proposto dalla ditta Plg a Rosano (Cabella). La conferenza dei servizi ha deciso in tal senso facendo proprie le osservazioni del comitato riferite in particolare al fatto che il progetto “non teneva conto del cumulo tra gli effetti del prelievo idrico della centrale di Dovanelli e quelli del nuovo impianto”.

Sul Sisola, la società Sun Energy ha ottenuto dalla Regione l’ok alla derivazione d’acqua per la centralina in programma a Mongiardino, mentre è recente l’ok della Provincia all’impianto in programma in località Mulino a Borghetto. “Dal 2000 al 2013 – ricordano dal Comitato – sono stati rilasciati permessi di prelievo di ghiaia dal Borbera e dai suoi affluenti pari a 69 mila metri cubi, tutti concentrati a Albera, Cabella, Rocchetta, Cantalupo, Mongiardino e Carrega”.

L’ultima richiesta resa nota risale al gennaio scorso, riferita alla regimazione di un tratto di alveo del Borbera a Cantalupo. La richiesta prevedeva una movimentazione complessiva di circa 17 mila metri cubi e l’asportazione di circa 3.700 metri cubi di ghiaia. Il Comitato aveva rilevato come “l’intervento richiesto interferisce con il Sito di importanza comunitaria Strette del Borbera” e che “il Borbera è considerato dal Piano di Tutela delle Acque un corpo idrico di rilevante interesse ambientale”.

L’obiettivo della ditta proponente era la manutenzione dell’alveo del torrente, visto che, in caso di piene possono essere a rischio le opere di difesa spondale di Cantalupo. Il Comitato aveva chiesto alla Regione di valutare le conseguenze dei prelievi effettuati in passato a monte di Cantalupo, dove gli effetti sono stati frane ed erosione dei piloni dei ponti, scalzati proprio a causa del prelievo di ghiaia. La Regione non avrebbe, al momento, ancora dato l’ok alla richiesta di intervento riferita a Cantalupo.

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