Terzo Valico: No Tav annunciano nuova manifestazione
Sul sito notavterzovalico.info annunciato un presidio per fermare i lavori del cantiere operativo di Voltaggio il 18 gennaio, dalle 6 del mattino e per tutto il giorno. Un altro tentativo simbolico dopo il blitz del 10 novembre ad Arquata, dove sono state abbattute le reti del futuro cantiere di Radimero
Sul sito notavterzovalico.info annunciato un presidio per fermare i lavori del cantiere operativo di Voltaggio il 18 gennaio, dalle 6 del mattino e per tutto il giorno. Un altro tentativo simbolico dopo il blitz del 10 novembre ad Arquata, dove sono state abbattute le reti del futuro cantiere di Radimero
“Da alcune settimane – scrive il sito, riferimento del movimento No Terzo valico – all’interno del cantiere dell’ex foro pilota del Terzo Valico, sequestrato a metà anni Novanta con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato, è iniziato nuovamente lo scavo della Finestra Vallemme. Il fatto che questo sia avvenuto ancora prima di avere tutte le autorizzazioni in regola ci indigna ma non ci stupisce vista la storia del Terzo Valico. Grandi montagne di terra che potrebbero contenere amianto sono state accumulate in diversi punti del cantiere (anche in quelli dove non è previsto lo stoccaggio temporaneo dello smarino) e la popolazione non è stata minimamente avvisata dei rischi e del pericolo”.
In realtà, l’Arpa la scorsa settimana ha comunicato che, dalle analisi visive effettuate sui cumuli e da un campionamento dell’aria, non sarebbe stata rilevata alcuna presenza del pericoloso minerale. “Bisogna fermare il Terzo Valico – scrivono ancora sul sito – per difendere i territori in cui viviamo, la nostra salute e quella dei nostri figli dal rischio amianto, la nostra dignità di cittadini stanchi di essere calpestati da una classe politica arrogante, disonesta e corrotta”.
Tra il 2012 e il 2013 sono già state numerose le manifestazioni contro l’opera ma i cantieri stanno aprendo, anche grazie agli enti che non rispondono sulle legittimità o meno delle operazioni di scavo a Voltaggio. L’associazione Amici delle Ferrovie e dell’ambiente ha scritto al Comune di Voltaggio, alla Regione, alla Provincia e al Ministero dell’Ambiente per avere lumi in tal senso.