Italcementi lancia la proposta: ceneri per la produzione
Il progetto è stato presentato alla Provincia. Secondo la società l'impiego delle ceneri "influisce positivamente sul risparmio di materie prime tradizionali" e "da un punto di vista ambientale è in piena sintonia con la normativa"
Il progetto è stato presentato alla Provincia. Secondo la società l'impiego delle ceneri "influisce positivamente sul risparmio di materie prime tradizionali" e "da un punto di vista ambientale è in piena sintonia con la normativa"
Si tratta di un recupero di rifiuti non pericolosi per una quantità massima di 70 mila t annue, da utilizzare nell’attività di macinazione del cemento. La relazione depositata dalla società ricorda che la normativa del settore prevede l’utilizzo di additivi in parziale sostituzione del clinker nella produzione del cemento (per il quale a Novi si utilizzano anche gesso, loppa granulata d’altoforno e calcare) e cita le cosiddette ceneri volanti.
Per lo stabilimento novese verrebbero utilizzate quelle provenienti dalla raccolta del materiale captato dai filtri delle centrali termiche alimentate a carbone, particolarmente adatte allo scopo previsto dalla Italcementi per le loro caratteristiche. “Da un punto di vista ambientale – è scritto nella relazione – il recupero di questa tipologia di rifiuti è in piena sintonia con la normativa, che prevede la riduzione dello smaltimento finale di rifiuti attraverso il recupero in sostituzione delle materie prime naturali”. Le ceneri verrebbero conferite nello stabilimento tramite autobotti e inserite in un silo con un volume di 500 metri cubi.
Secondo la Italcementi, l’impiego delle ceneri “influisce positivamente sul risparmio di materie prime tradizionali e del semilavorato clinker. Si ottiene una riduzione del consumo di materie prime naturali provenienti da cave e tra l’altro, una diminuzione di emissioni di CO2 derivanti dal processo chimico di formazione del clinker e dall’utilizzo di combustibili necessario per la sua cottura”.