Ricovero di Sant’Agostino, addio alla riapertura
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Giampiero Carbone - g.carbone@ilnovese.info  
7 Gennaio 2014
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Ricovero di Sant’Agostino, addio alla riapertura

Sfuma l'ipotesi di una ripresa delle attività all'istituto chiuso a fine anni '90 da parte dell'Asl Al. L'assessore Maurizio Bisio: "Sarebbero necessari almeno 3 milioni di euro ed è difficile che qualcuno li possa trovare in tempi difficili come quelli attuali"

Sfuma l'ipotesi di una ripresa delle attività all'istituto chiuso a fine anni '90 da parte dell'Asl Al. L'assessore Maurizio Bisio: "Sarebbero necessari almeno 3 milioni di euro ed è difficile che qualcuno li possa trovare in tempi difficili come quelli attuali"

VOLTAGGIO – Addio definitivo alla riapertura del ricovero di Sant’Agostino a Voltaggio, chiuso alla fine degli anni Novanta, da parte dell’Asl Al. Fino al 1999 il Pio Istituto De Ferrari Galliera di Genova gestiva la struttura che ospitava, in base allo statuto della fondazione omonima, gli anziani di Voltaggio e di altri paesi vicini. Gravi problemi economici avevano portato allo stop, così il Pio istituito aveva ceduto gli immobili all’allora Asl 22 per trent’anni.

L’accordo prevedeva la cessione del diritto di superficie di edifici e terreni, compreso l’ex ricovero, dietro il pagamento (non avvenuto) di oltre 900 milioni di lire (oltre 470 mila euro) con l’obbligo, da parte dell’Asl, di costruire un edificio per una comunità psichiatrica (operativa da anni), ristruttrare l’ex ricovero e ottenere così spazi per una residenza per anziani da venti posti, in base a una convenzione per la gestione con lo stesso Pio Istituto. Queste due ultime obbligazioni non sono mai state rispettate, sostiene l’Asl Al oggi, poiché la Regione non ha mai finanziato l’operazione.

Una situazione che era nell’aria da anni, solevata più volte in Consiglio comunale a Voltaggio da maggioranza e opposizione in questi quindici anni, con tante ipotesi di ristruttrazione senza realizzare nulla di concreto. Infatti, a settembre, la fondazione genovese ha richiesto ufficialmente all’Asl la restituzione degli edifici dopo che la Regione ha confermato definitivamente l’impossibilità a finanziare i lavori. L’Asl ha quindi incaricato lo studio tecnico associato Grosso-Cassano di Gavi di valutare il valore attuale del diritto di superficie, calcolato in 128 mila euro (che non saranno pagati in quanto non c’è mai stata alcun versamento riferito al diritto di superficie) a causa della mancata manutenzione e del conseguente notevole degrado. L’azienda sanitaria ha così chiesto alla Regione di cancellare il complesso di Voltaggio dal patrimonio indisponibile e di poterlo alienare, restituendolo alla fondazione De Ferrari Galliera. All’Asl resterà il diritto di superficie sulla Comunità psichiatrica.

“Difficile – dice l’assessore del Comune di Voltaggio Maurizio Bisio – pensare ancora di riavere il ricovero a Voltaggio. Sarebbero necessari almeno 3 milioni di euro ed è difficile che qualcuno li possa trovare in tempi difficili come quelli attuali. Di certo serve a breve una messa in sicurezza dell’edificio. La Fondazione potrebbe ottenere un risarcimento dall’Asl o dalla Regione almeno per sistemare il tetto”. Il Comune avrebbe contattato anche il Cociv per unn progetto di sistemazione dell’edificio per adibirlo temporaneamente a spazio per gli operai del Terzo valico per poi renderlo al paese ma al momento non se ne sarebbe fatto nulla.

 

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