Oda, il giorno decisivo
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Giampiero Carbone - g.carbone@ilnovese.info  
10 Gennaio 2014
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Oda, il giorno decisivo

La giornata di oggi, venerdì 10 gennaio, potrebbe rivelarsi cruciale per il futuro della Officine di Arquata 96. L’azienda arquatese del settore ferroviario, dichiarata fallita dal tribunale di Alessandria sarà infatti messa all’asta come annunciato da tempo

La giornata di oggi, venerdì 10 gennaio, potrebbe rivelarsi cruciale per il futuro della Officine di Arquata 96. L?azienda arquatese del settore ferroviario, dichiarata fallita dal tribunale di Alessandria sarà infatti messa all?asta come annunciato da tempo

ARQUATA SCRIVIA – Oggi, venerdì 10 gennaio, potrebbe essere il giorno decisivo per il futuro della Officine di Arquata (Oda) 96. L’azienda arquatese del settore ferroviario, dichiarata fallita dal tribunale di Alessandria su richiesta del proprietario, l’imprenditore napoletano Fabrizio Improta, sarà infatti messa all’asta come annunciato da tempo.

La scadenza per la presentazione delle offerte per partecipare alla gara informale è stata fissata a mezzogiorno di domani nello studio del curatore fallimentare, il commercialista Walter Bullio di Torino, nominato dal tribunale. Dopodiché si procederà all’apertura delle buste. Il prezzo base è stato fissato in 233 mila euro. La perizia sul valore dell’azienda arquatese è stata redatta dal geometra Massimo Badolato, anch’egli con studio nel capoluogo regionale.

La quotazione del valore ha tenuto conto degli interventi che il futuro proprietario dovrà sostenere per far ripartire l’attività e del debito che l’azienda ha contratto con le Ferrovie dello Stato. La Oda 96 deve inoltre circa 200 mila euro ai trenta dipendenti, tutti in cassa integrazione da oltre un anno. In totale, Improta ha lasciato l’impresa esposta per circa 7 milioni. Dipendenti e sindacati di categoria considerano l’asta l’ultima spiaggia per salvare lo stabilimento ed evitare la mobilità.

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