“Scandinavia”, il nuovo romanzo di Angela Parise
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Sara Moretto - s.moretto@ilnovese.info  
12 Gennaio 2014
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“Scandinavia”, il nuovo romanzo di Angela Parise

Edito da Prospettivaeditrice, è pronto il quarto lavoro dell'autrice, ambientato in Svezia. L'opera segue “Il buio e la luce” (2010), “Un biglietto di sola andata per Berlino” (2011), “Il fatidico giorno prima” (2012)

Edito da Prospettivaeditrice, è pronto il quarto lavoro dell'autrice, ambientato in Svezia. L'opera segue ?Il buio e la luce? (2010), ?Un biglietto di sola andata per Berlino? (2011), ?Il fatidico giorno prima? (2012)

NOVI LIGURE – Stoccolma, addobbata per le festività natalizie, fa da sfondo all’incontro tra una donna, voce narrante, e il 31 enne svedese Sven, uomo con una storia da raccontare. Così prende il via “Scandinavia, ovvero storia di un papà e della sua bambina”, il nuovo romanzo di Angela Parise, edito da Prospettivaeditrice. 31 anni, sposata e madre di una bimba piccola, l’autrice ha vissuto  a Cassano Spinola, per poi trasferirsi ad Acqui Terme, dove ora risiede. Cassiera di professione, ma scrittrice per passione, è al suo quarto romanzo. Precedono quest’ultima uscita: “Il buio e la luce” (2010), “Un biglietto di sola andata per Berlino” (2011), “Il fatidico giorno prima” (2012).

Con uno stile netto, conciso e veloce, la storia di Sven, rampollo della crème della capitale svedese, si srotola, facendo da filo conduttore attraverso le vite di altri personaggi, di altre vicende, che con le sue si legano. Il rapporto con il padre, faro dell’infanzia andatosene troppo presto, l’assenza della madre, figura così presa dall’immagine di sé da non riuscire ad amare nemmeno i suoi stessi figli. Un’adolescenza passata a sfuggire all’etichetta di ragazzo ricco, al ruolo designato per lui dalla famiglia, fino all’incontro con Connie, il primo amore. Bellissima, bellissima e problematica, segnata da un trascorso difficile, fatto di liti famigliari, cattive compagnie e serate da dimenticare, tra droga, sesso e alcol. Una ragazza da salvare, e Sven ci prova, armato di tutto l’amore e la dolcezza che la giovane non ha mai ricevuto. Basterà?

Ma “Scandinavia” non è solo Sven e Connie. Il sottotitolo del libro è “Storia di un papà e della sua bambina”. E infatti c’è anche la piccola Helena, passero cresciuto in una gabbia dorata, con “Gli occhi spesso umidi della madre” e gli eccessivi divieti del padre a farle da scudo per il mondo, o meglio, contro una scomoda verità; C’è la dottoressa Maria, ostetrica che ha rinunciato alla maternità per la carriera, che per sentirsi madre andrà oltre ai confini dettati dalla sua professione; e c’è Julia, che di essere mamma ha un desiderio sconfinato, ma di figli non ne può avere. Soprattutto, c’è un incontro, che deve avvenire, per riscattare queste vite tormentate, unite da un’unica linea conduttrice. La Svezia, protagonista nel titolo, compare solo saltuariamente, paesaggio stagliato sullo sfondo, ben distante dai protagonisti.

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