Rimborsopoli, richiesta l’archiviazione per Muliere
Esprime soddisfazione il consigliere regionale e candidato sindaco per il Partito Democratico per la richiesta di archiviazione arrivata nellambito inchiesta Rimborsopoli. Il suo nome figura tra i diciassette consiglieri per i quali è stata depositata nella mattinata di giovedì 16 gennaio la richiesta di archiviazione
Esprime soddisfazione il consigliere regionale e candidato sindaco per il Partito Democratico per la richiesta di archiviazione arrivata nell?ambito inchiesta Rimborsopoli. Il suo nome figura tra i diciassette consiglieri per i quali è stata depositata nella mattinata di giovedì 16 gennaio la richiesta di archiviazione
REGIONE – Esprime soddisfazione il consigliere regionale e candidato sindaco per il Partito Democratico Rocchino Muliere per la richiesta di archiviazione arrivata nell’ambito inchiesta Rimborsopoli. Il suo nome figura tra i diciasette consiglieri per i quali è stata depositata nella mattinata di giovedì 16 gennaio la richiesta di archiviazione. Le motivazioni sono contenute in un dossier di ventidue pagine.“Sono soddisfatto della richiesta fatta dai pm al gip per l’archiviazione – spiega Muliere, continuando – aggiungo che non per questo, ma per la sentenza del Tar in merito alla giunta Cota e anche per la situazione politica che si è venuta a creare sia opportuno che si vada a votare il 25 maggio, pur in presenza del ricorso al consiglio di stato. Vorrei ricordare che la sentenza del Tar è immediatamente esecutiva, quindi nel momento in cui il consiglio di stato dovesse confermare la sentenza, bisognerebbe indire le elezioni. Se si dovesse perdere, per questioni di tempo, l’occasione del 25 maggio, sarebbe un danno non solo dal punto di vista politico, ma anche da quello economico per i piemontesi”.
Richiesto invece il rinvio a giudizio per Roberto Cota, presidente della Regione. Ma come si è arrivati a questo punto? L’inchiesta, nata per le spese sostenute con i fondi dei gruppi consiliari regionali, è iniziata nel 2012 ed ha coinvolto 56 consiglieri per le ipotesi di peculato, truffa e finanziamento illecito ai partiti. Grazie alle indagini della Guardia di Finanza su scontrini e tabulati telefonici, i pm hanno circoscritto le contestazioni maggiori a 43 consiglieri, raggiunti nei mesi scorsi da avvisi di chiusura indagini, passo che anticipa la richiesta di rinvio a giudizio. Con la trasmissione al tribunale degli atti d’indagine, la procura ufficializzerà anche le richieste di archiviazione. Candidato a sindaco per il Comune novese, uscito vincente dalle primarie del Partito Democratico, Muliere non si candiderà come consigliere regionale.