Bottega del Vino,  l’opposizione chiede il conto
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Giampiero Carbone - g.carbone@ilnovese.info  
4 Febbraio 2014
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Bottega del Vino, l’opposizione chiede il conto

Dal 9 gennaio il locale è stato affidato al titolare della pizzeria In Gavi, vicino al guado sul Lemme. Il nuovo ristorante occupa il primo e il secondo piano dell'edifico nonché il piano seminterrato, dove in teoria dovrebbe svolgersi la promozione del Gavi docg. I Consiglieri Barisone e Destro presentano un'interrogazione

Dal 9 gennaio il locale è stato affidato al titolare della pizzeria In Gavi, vicino al guado sul Lemme. Il nuovo ristorante occupa il primo e il secondo piano dell'edifico nonché il piano seminterrato, dove in teoria dovrebbe svolgersi la promozione del Gavi docg. I Consiglieri Barisone e Destro presentano un'interrogazione

GAVI – “Quanto paga di affitto il gestore del ristorante della bottega del vino di Gavi?”. Se lo chiedono i Consiglieri di opposizione Manuela Barisone e Livio Destro, autori di un’interrogazione presentata al sindaco Nicoletta Albano. Dal 9 gennaio il locale della struttura è stato affidato all’imprenditore Paolo Priolo, già titolare della pizzeria In Gavi, vicino al guado sul Lemme. Il nuovo ristorante occupa il primo e il secondo piano dell’edifico nonché il piano seminterrato, dove in teoria dovrebbe svolgersi la promozione del Gavi docg.

I Consiglieri di opposizione chiedono “se per l’assegnazione della nuova gestione sia stato pubblicato un bando o quale altro metodo sia stato utilizzato”, di “avere copia del contratto di locazione o dell’eventuale convenzione stipulata con i precedenti e con l’attuale gestore del ristorante”, “se i gestori che si sono succeduti dal 2007 a oggi hanno pagato il canone fissato. In caso contrario come intenda il Comune agire”. I precedenti gestori erano i tortonesi Matteo Valenzano, Luca Giannini e Moreno Lago, titolari della società Divino Vi, di Tortona, arrivati nella bottega del vino gaviese nel luglio del 2012.

La gestione, come nel caso di Priolo, era stata assegnata direttamente dal Comune “dopo un rapido sondaggio dell’offerta del mercato locale”, come recitano gli atti pubblicati all’epoca dal Comune. Prima ancora era toccato alla novese Lucia Fragnito, i cui beni del locale erano stati pignorati. A dicembre né Priolo né l’amministrazione comunale hanno voluto rivelare la cifra pattuita per l’affitto del ristorante e dello spazio dedicato alla promozione del vino.

Destro e Barisone hanno inoltre chiesto al sindaco “se è stato nominato e da quando è operativo il Consiglio di amministrazione previsto dallo Statuto dell’enoteca”. Fra il 2007 il 2009 l’ex Consigliere comunale di maggioranza Simone Fornari, non eletto alle comunali del 2006, ha ricoperto la carica di presidente della bottega del vino, stipendiato, pur non avendo mai convocato alcuna riunione del Consiglio.

 

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