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Niente ferrovia per lo smarino? “Fate la circonvallazione”
L'amministrazione di Serravalle Scrivia approva un ordine del giorno per chiedere la realizzazione della circonvallazione con i soldi che Rfi non vuole investire per il trasporto dello smarino su rotaia. "E' la nostra ultima occasione, siamo pronti a tutto"
L'amministrazione di Serravalle Scrivia approva un ordine del giorno per chiedere la realizzazione della circonvallazione con i soldi che Rfi non vuole investire per il trasporto dello smarino su rotaia. "E' la nostra ultima occasione, siamo pronti a tutto"
SERRAVALLE SCRIVIA – “L’ultimo treno” per la circonvallazione di Serravalle Scrivia si chiama Terzo Valico. Ne è convinta l’amminsitrazione comunale guidata da Alberto Carbone che ieri ha convocato d’urgenza il consiglio comunale per l’approvazione di un ordine del giorno da presentare lunedì in Regione, in occasione di un tavolo tecnico a cui parteciperanno anche Rfi e Cociv. La proposta dell’ordine del giorno, spiega il sindaco Carbone, arriva dalla notizia che Rfi non avrebbe intenzione di spendere 40 milioni di euro per attrezzare il tratto ferrioviario Arquata – Novi San Bovo per il trasporto dello smarino, materiale proveniente dagli scavi. Una somma che “fa gola” a Serravalle che da almeno 40 anni attende la realizzazione di una circonvallazione, già in fase di progettazione preliminare.
“Siamo favorevoli al trasporto su rotaia ma va considerato che, terminati i lavori del terzo valico, quel tratto ferroviario dovrebbe essere dismesso, con un altro costo per la collettività”.
Di pronto, o quasi, c’è invece il progetto della circonvallazione a monte, “opera che sarebbe funzionale al terzo valico, ma che resterebbe anche in seguito patrimonio della collettività”.
Pur di avere una nuova viabilità che consenta di aggirare l’abitato di Serravalle, da cui transitano in media 20 mila veicoli al giorno, ammorbando l’aria, il comune sarebbe anche disposto “a rinunciare alle opere di permeabilità sulla linea ferroviaria storica che attraversa il paese, già contenute nella delibera Cipe, per 13 milioni di euro”. O, addirittura, “a far transitare i camion in centro per tre anni” (parole dell’assessore all’urbanistica Antonino Bailo). Conti alla mano, i 40 milioni di Rfi più i 13 della permeabilità, per completare la circonvallazione basterebbe trovare altri 23 milioni di euro. Il comune di Serravalle chiederà l’appoggio anche dei comuni limitrofi per dare più forza alla richiesta.
Il tracciato della circonvallazione partirebbe – fanno ancora notare gli aimministratori di Serravalle – da Libarna, poco distante da due cantieri dell’alta velocità, (Cop 5 Libarna e Cop 20 Radimero), e arriverebbe all’altezza della seconda rotonda della 35 bis, quella dedicata a Bartali. “Da lì all’autostrada ci sono poche centinaia di metri”, fa presente Carbone. L’uovo di colombo, dunque?
La circonvallazione di Serravalle eviterebbe così anche di gravare sul casello di Vignole che non è adeguatamente dimensionato.
Favorevole all’ordine del giorno è il consigliere di minoranza Franscesco Scaiola, che non nasconde tuttavia la perplessità che si possa trattare di un altro sogno da chiudere in un cassetto.
Contrario il gruppo di Serravalle Futura di Elio Pollero: “pur essendo favorevoli alla circonvallazione, ma contrari al Terzo Valico, la proposta andrebbe valutata in termini di effettiva fattibilità”, ha detto.