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In arrivo le rate contro la maxitares
Il sindaco Teti annuncia la volontà di accogliere la proposta dell'Ascom di rateizzare la tassa rifiuti dopo gli aumenti del 400-600%. Caviglia: "D'accordo ma a oggi non si può fare"
Il sindaco Teti annuncia la volontà di accogliere la proposta dell'Ascom di rateizzare la tassa rifiuti dopo gli aumenti del 400-600%. Caviglia: "D'accordo ma a oggi non si può fare"
VIGNOLE BORBERA –
Il Comune di Vignole è pronto a rateizzare la Tares anno 2013 per i commercianti. Lo ha annunciato prima dell’apertura dell’ultimo Consiglio comunale il sindaco Giuseppe Teti.
Nell paese della bassa Val Borbera gli aumenti della tassa rifiuti sono arrivati al 400-600% per bar, ristoranti e pizzerie, ortofrutta e fioristi. Alcuni operatori dovranno sborsare fino a 6 mila euro quando in precedenza pagavano circa 400 euro.
L’Ascom di Novi Ligure, alla quale sono iscritti molti commercianti vignolesi, aveva protestato pubblicamente, sostenendo che diversi operatori rischiano la chiusura poiché materialmente non possono pagare quele cifre, dovute alle nuove regole imposte dallo Stato, che considerano alcune categorie, indipendentemente dal reddito, le maggiori produttrici di rifiuti.
“Abbiamo incontrato – ha detto Teti – i rappresentanti dell’Ascom e abbiamo concordato di rateizzare quanto dovuto dai commercianti. Voglio porre la questione all’attenzione del Consiglio”.
“Sono d’accordo – ha replicato il consigliere di opposizione Paolo Caviglia – ma si deve tener conto che abbiamo deliberato in maniera differente sulla Tares, cioè senza prevedere rate. Non possiamo far passare il messaggio che siamo tutti d’accordo se poi un provvedimento non si può mettere in pratica. Diciamo che si potrà rateizzare da qui in futuro ma non per il passato”. Il segretario comunale ha spiegato che si deve eventualmente modificare il regolamento Tares approvato in precedenza. “Faremo comunque le rate – ha concluso Teti – in qualsiasi maniera”.
Nell paese della bassa Val Borbera gli aumenti della tassa rifiuti sono arrivati al 400-600% per bar, ristoranti e pizzerie, ortofrutta e fioristi. Alcuni operatori dovranno sborsare fino a 6 mila euro quando in precedenza pagavano circa 400 euro.
L’Ascom di Novi Ligure, alla quale sono iscritti molti commercianti vignolesi, aveva protestato pubblicamente, sostenendo che diversi operatori rischiano la chiusura poiché materialmente non possono pagare quele cifre, dovute alle nuove regole imposte dallo Stato, che considerano alcune categorie, indipendentemente dal reddito, le maggiori produttrici di rifiuti.
“Abbiamo incontrato – ha detto Teti – i rappresentanti dell’Ascom e abbiamo concordato di rateizzare quanto dovuto dai commercianti. Voglio porre la questione all’attenzione del Consiglio”.
“Sono d’accordo – ha replicato il consigliere di opposizione Paolo Caviglia – ma si deve tener conto che abbiamo deliberato in maniera differente sulla Tares, cioè senza prevedere rate. Non possiamo far passare il messaggio che siamo tutti d’accordo se poi un provvedimento non si può mettere in pratica. Diciamo che si potrà rateizzare da qui in futuro ma non per il passato”. Il segretario comunale ha spiegato che si deve eventualmente modificare il regolamento Tares approvato in precedenza. “Faremo comunque le rate – ha concluso Teti – in qualsiasi maniera”.