Terzo valico, Arquata si affida al geologo
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Giampiero Carbone - redazione@novionline.it  
20 Febbraio 2014
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Terzo valico, Arquata si affida al geologo

Affidata al gelogo Michele Ricci l'incarico di studiare il progetto e il lavoro dei tavoli regionali su amianto e rischio per le fonti dell'acquedotto

Affidata al gelogo Michele Ricci l'incarico di studiare il progetto e il lavoro dei tavoli regionali su amianto e rischio per le fonti dell'acquedotto

ARQUATA SCRIVIA –  Il Comune di Arquata Scrivia ha affidato a un geologo la valutazione del progetto e dell’operato dei tavoli regionali del Terzo valico.
Michele Ricci, professionista di Campomorone (Ge) seguirà per conto dell’amministrazione comunale in particolare le problematiche relative agli aspetti ambientali, soprattutto la tutela delle fonti e il rischio amianto.
Il territorio arquatese rischia infatti di perdere le sorgenti di Borlasca e Rigoroso, che alimentano l’acquedotto comunale, a causa del tunnel di valico, mentre il tavolo regionale ha stabilito il 50% di possibilità di trovare rocce potenzialmente contenenti amianto durante lo scavo della galleria sotto l’Appennino.
Rispetto al problema delle fonti, l’amministrazione comunale a dicembre ha inviato un documento al tavolo regionale sull’idrogeologia, nel quale si sottolineava come, fino ad allora, i tecnici avessero ignorato quanto stabilito dal Cipe nel 2006, paventando il rischio di “una catastrofe idrogeologica annunciata sia per quanto riguarda le sorgenti sia per tutta la rete idrografica superficiale”.
Il Cipe otto anni fa, nell’approvare il progetto definitivo del Terzo valico, aveva stabilito la necessità di una serie di interventi da realizzare prima dell’avvio dei lavori: sondaggi a Borlasca e sul monte Zuccaro per valutare la situazione delle sorgenti, la progettazione di acquedotti alternativi, approfondimenti delle indagini geologiche, modelli previsionali per stabilire l’impatto dell’opera sulla risorsa idrica senza basarsi su aspetti probabilistici, stabilire i quantitativi degli acquiferi a rischio insterilimento. Il Comune, nelle osservazioni, aveva rilevato come “gli approfondimenti non sono ancora iniziati per cui si chiede di conoscere il programma di svolgimento di tali indagini e monitoraggi”.
Sull’amianto non è ancora chiaro come verranno messe in pratica le garanzie previste dal protollo amianto, in particolare con l’utilizzo della “talpa” per lo scavo del tunnel.
“La scelta di incaricare un geologo – spiega il capogruppo di maggioranza Stefania Pezzan – è dettata dalla mancanza di competenze in tal senso nell’organico comunale in grado di creare un valido contraddittorio nei confronti del Cociv”.
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