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In marcia contro la maxi cava
L'area di Cascina Romanellotta sarà occupata dai No Terzo valico. In Consiglio accuse alla maggioranza: "Avete cambiato atteggiamento rispetto al no del 2012".
L'area di Cascina Romanellotta sarà occupata dai No Terzo valico. In Consiglio accuse alla maggioranza: "Avete cambiato atteggiamento rispetto al no del 2012".
POZZOLO FORMIGARO –
Dopo la manifestazione al cantiere di Voltaggio del 18 gennaio scorso, oggi altro evento organizzato dai comitato No Tav per contrastare il Terzo valico. Nel mirino la maxi cava apri e chiudi di cascina Romanellotta a Pozzolo, 108 ettari (più grande dell’abitato pozzolese), dove Cociv intende prelevare alcuni milioni di metri cubi da ghiaia per alimentare i cantieri e poi riempire il sito con altrettanto smarino. “Ci riprenderemo pacificamente la nostra terra, occupata indiscriminatamente dallo scempio della costruzione di una cava di queste dimensioni”, dicono i comitati, che hanno inserito la manifestazione di oggi nella Giornata nazionale di mobilitazione e di lotta indetta a livello nazionale dalla Val Susa. Sarà aperta una sottoscrizione per far fronte alle spese legali, necessarie per le cause di oltre 400 persone indagate in seguito alle proteste contro la Torino-Lione.
Alle 12,30 il ritrovo in località Brusadini, dove si trova il presidio del comitato pozzolese e dove è in programma una polentata. Alle 15 il corteo, che terminerà presso la cava, che verrà occupata dai pacificamente dai manifestanti, come è avvenuto il 10 novembre scorso ad Arquata per il cantiere di Radimento.
Intanto, il Terzo valico torna protagonista anche in Consiglio comunale a Pozzolo. A poco più di un anno dalla delibera votata all’unanimità per dire no al progetto a causa soprattutto del pesante impatto ambientale, l’amministrazione comunale è stata accusata di inerzia e di aver cambiato atteggiamento dalla minoranza e dal comitato No Tav.
La seduta dell’altra sera, richiesta dall’opposizione, doveva servire ad aggiornare il Consiglio sulla situazione della Grande opera. Il sindaco Roberto Silvano ha mostrato le slide che Regione, Arpa e Rfi hanno fatto vedere nell’incontro di Carrosio dell’8 febbraio scorso ma, ancora una volta, sono emerse moltissime incertezze persino sull’utilità del Terzo valico, anche dalla maggioranza.
“Rfi – ha detto il primo cittadino – a Carrosio ha spiegato che la linea ferroviara serve al porto di Genova, da collegare con Rotterdam. C’è un incremento annuo del 2,5% nel traffico merci nello scalo ligure”. “Questo lo sappiamo da tempo – ha replicato il Consigliere di minoranza Stefano Silvano – ma piuttosto Cociv via ha fornito il piano finanziario dell’opera e l’analisi costi benefici che devono dimostrare l’utlità dell’opera? Anche con l’incremento citato siamo lontani dai 4 milioni di container previsti nel 2020 necessari per giustificare il Terzo valico”. Il sindaco ha sostenuto che l’analisi costi benefici “è allegata alla delibera del Cipe del 2006 che ha approvato il progetto definitivo”. A Carrosio, il rappresentante di Rfi aveva affermato invece che il documento fa parte dello studio di impatto ambientale ma finora, come è emerso nell’incontro in Val Lemme, lo ha mai visto.
Il vicesindaco Pasquale Coluccio ha ribadito che “non ci sono dati certi, non sappiamo se il protocollo amianto sia definitivo e approvato, il casello autostradale richiesto prima dell’avvio dell’attività della Romanellotta non sappiamo se arriverà”. Gli ha fatto eco il Consigliere di maggioranza Giuseppe Cerchia: “Siamo alla barzelletta: è dal 2005 che attediamo risposte sull’opera senza aver ottenuto nulla”.
“Rispetto alla delibera di un anno fa – hanno detto i Consiglieri di minoranza Enrico Orlando e Monica Manfredini – l’atteggiamento del sindaco è cambiato. Soprattutto, rispetto alle mozioni approvare all’epoca quasi tutto è stato disatteso: lo studio da richiedere all’Asl sulle malattie di origine ambientale è stato richiesto? El l’indagine sull’inquinamento?”.![]()
“Segretario – ha chiesto il sindaco – ne sa qualcosa?”. “Nulla”, è stata la risposta.
“L’ufficio tecnico – hanno detto ancora Orlando e Manfredini – non sa nulla sulla Romanellotta, dove stanno operando, e Cociv fa quel che vuole, nonostante la delibera del 2012. Dobbiamo fare come Arquata, ceh ha incaricato un geologo, e pensare ad azioni legali”.
Il sindaco Silvano si è detto d’accordo ad intraprendere ogni azione amministrativa “purchè legittima”. Il Consiglio non ha rpeso nessuna posizione sulla manifestazione di oggi, nonostante il sollecito di Coluccio.
Il comitato no Terzo Valico commenta: “Il Comune ha cambiato atteggiamento sull’opera, è evidente, l’ufficio tecnico non dice nulla a chi chiede spiegazioni. La minoranza si è mossa solo ora in vista delle elezioni”. Intanto, l’associazione Amici delle Ferrovie e dell’Ambiente annuncia una cena di finanziamento dei ricorso contro il Terzo valico per sabato 5 aprile, a Gavi, nel convento di Valle. Alla prima cena, a novembre a Mornese, hanno preso parte circa 200 persone.
Alle 12,30 il ritrovo in località Brusadini, dove si trova il presidio del comitato pozzolese e dove è in programma una polentata. Alle 15 il corteo, che terminerà presso la cava, che verrà occupata dai pacificamente dai manifestanti, come è avvenuto il 10 novembre scorso ad Arquata per il cantiere di Radimento.
Intanto, il Terzo valico torna protagonista anche in Consiglio comunale a Pozzolo. A poco più di un anno dalla delibera votata all’unanimità per dire no al progetto a causa soprattutto del pesante impatto ambientale, l’amministrazione comunale è stata accusata di inerzia e di aver cambiato atteggiamento dalla minoranza e dal comitato No Tav.
La seduta dell’altra sera, richiesta dall’opposizione, doveva servire ad aggiornare il Consiglio sulla situazione della Grande opera. Il sindaco Roberto Silvano ha mostrato le slide che Regione, Arpa e Rfi hanno fatto vedere nell’incontro di Carrosio dell’8 febbraio scorso ma, ancora una volta, sono emerse moltissime incertezze persino sull’utilità del Terzo valico, anche dalla maggioranza.
“Rfi – ha detto il primo cittadino – a Carrosio ha spiegato che la linea ferroviara serve al porto di Genova, da collegare con Rotterdam. C’è un incremento annuo del 2,5% nel traffico merci nello scalo ligure”. “Questo lo sappiamo da tempo – ha replicato il Consigliere di minoranza Stefano Silvano – ma piuttosto Cociv via ha fornito il piano finanziario dell’opera e l’analisi costi benefici che devono dimostrare l’utlità dell’opera? Anche con l’incremento citato siamo lontani dai 4 milioni di container previsti nel 2020 necessari per giustificare il Terzo valico”. Il sindaco ha sostenuto che l’analisi costi benefici “è allegata alla delibera del Cipe del 2006 che ha approvato il progetto definitivo”. A Carrosio, il rappresentante di Rfi aveva affermato invece che il documento fa parte dello studio di impatto ambientale ma finora, come è emerso nell’incontro in Val Lemme, lo ha mai visto.
Il vicesindaco Pasquale Coluccio ha ribadito che “non ci sono dati certi, non sappiamo se il protocollo amianto sia definitivo e approvato, il casello autostradale richiesto prima dell’avvio dell’attività della Romanellotta non sappiamo se arriverà”. Gli ha fatto eco il Consigliere di maggioranza Giuseppe Cerchia: “Siamo alla barzelletta: è dal 2005 che attediamo risposte sull’opera senza aver ottenuto nulla”.
“Rispetto alla delibera di un anno fa – hanno detto i Consiglieri di minoranza Enrico Orlando e Monica Manfredini – l’atteggiamento del sindaco è cambiato. Soprattutto, rispetto alle mozioni approvare all’epoca quasi tutto è stato disatteso: lo studio da richiedere all’Asl sulle malattie di origine ambientale è stato richiesto? El l’indagine sull’inquinamento?”.
“Segretario – ha chiesto il sindaco – ne sa qualcosa?”. “Nulla”, è stata la risposta.
“L’ufficio tecnico – hanno detto ancora Orlando e Manfredini – non sa nulla sulla Romanellotta, dove stanno operando, e Cociv fa quel che vuole, nonostante la delibera del 2012. Dobbiamo fare come Arquata, ceh ha incaricato un geologo, e pensare ad azioni legali”.
Il sindaco Silvano si è detto d’accordo ad intraprendere ogni azione amministrativa “purchè legittima”. Il Consiglio non ha rpeso nessuna posizione sulla manifestazione di oggi, nonostante il sollecito di Coluccio.
Il comitato no Terzo Valico commenta: “Il Comune ha cambiato atteggiamento sull’opera, è evidente, l’ufficio tecnico non dice nulla a chi chiede spiegazioni. La minoranza si è mossa solo ora in vista delle elezioni”. Intanto, l’associazione Amici delle Ferrovie e dell’Ambiente annuncia una cena di finanziamento dei ricorso contro il Terzo valico per sabato 5 aprile, a Gavi, nel convento di Valle. Alla prima cena, a novembre a Mornese, hanno preso parte circa 200 persone.