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Abbattuti 8 km di reti del cantiere del Terzo valico
Cinquecento persone al corteo contro la cava Romanellotta, oltre cento ettari destinati al prelievo di ghiaia e al deposito di smarino a rischio amianto
Cinquecento persone al corteo contro la cava Romanellotta, oltre cento ettari destinati al prelievo di ghiaia e al deposito di smarino a rischio amianto
POZZOLO FORMIGARO –
Dopo il Consiglio comunale di giovedì scorso nel quale sono emerse sempre troppe perplessità sul Terzo valico e sulla sua utilità, ieri pomeriggio a Pozzolo circa 500 manifestanti hanno abbattuto 8 chilometri di reti da cantiere in località Brusadini, prendendo parte al corteo partito alle 15 dal presidio organizzato dal comitato No Tav pozzolese. Un evento inserito nella giornata nazionale contro le grandi opere.
Presa di mira, come annunciato, la futura maxi cava prevista a cascina Romanellotta, 108 ettari (pari a 160 campi da calcio) recintati dal Cociv per eseguire le bonifiche belliche, già avviate. Una superfice più grande dell’abitato di Pozzolo, dove ruspe e camion rischiano di provocare una devastazione del territorio senza pari, insieme a tutta la realizzazione del Terzo valico, per prelevare 2 milioni di metri cubi di ghiaia e riportare la stessa quantità di smarino a rischio amianto.
Componenti dei comitati piemontesi e liguri, dopo la polentata di mezzogiorno con la quale sono stati raccolti fondi per le persone denunciate in Val Susa, insieme a donne, bambini e anziani, hanno rimosso le reti lungo tutto il perimetro, come era avvenuto il 10 novembre ad Arquata per il cantiere di Radimero.
Un gesto simbolico da parte di chi non vuole vedere avviata la coltivazione della cava e iniziati anche a Pozzolo i lavori del Terzo valico. Gli agenti della Digos hanno seguito il tutto da distante, filmando i manifestanti.
Un gesto simbolico da parte di chi non vuole vedere avviata la coltivazione della cava e iniziati anche a Pozzolo i lavori del Terzo valico. Gli agenti della Digos hanno seguito il tutto da distante, filmando i manifestanti.
Percorrendola a piedi metro per metro ci si rende conto della vastità della futura cava. Rainero Cantagalli, del movimento No Tav novese, ha commentato: “Cociv, con la complicità del governo a guida Pd e dei precedenti esecutivi, e di Forza Italia, ora all’opposizione, intende devastare il nostro territorio, scavando a una profondità di 5 – 6 metri per poi ricoprire con terra “coltivabile”, per farci fare la fine della Terra dei fuochi, in Campania”.
Ha partecipato al corteo anche il senatore Alberto Airola (M5S), legato al territorio per aver svolto il servizio civile a Novi tra il ’95 e il ’96: “Come spesso avviene in Italia – ha detto – anche questa è un’opera monca e inutile, che non ha titolo, inventata per far pagare dalle tasche del cittadino miliardi di euro. Conosco molto bene questa zona e vederla distruggere nel nome di non si sa cosa, ma è facile immaginarlo, è un autentico delitto”.
“Abbiamo partecipato alla manifestazione in difesa del nostro territorio – ha aggiunto il consigliere comunale pozzolese di opposizione, Monica Manfredini – e in particolare contro la mega cava prevista nel nostro Comune. A conferma della nostra contrarietà all’opera, già manifestata nell’ultimo consiglio comunale”. Presente anche il vicesindaco Pasquale Coluccio, esponente del Pd, partito favorevole al Terzo valico.
“Una giornata partecipata – ha detto Tino Pronestì del comitato no Tav di Pozzolo – con la quale abbiamo voluto dimostrare che questa cava non deve essere fatta. Sappiamo che Cociv sistemerà di nuovo le reti a breve ma fermeremo ogni tentativo di avviare i lavori. Positiva la partecipazione di esponenti della minoranza e della maggioranza, per troppo tempo in silenzio”. In Consiglio comunale è emerso che per la Romanellotta, come per tutte le cave del Terzo valico, serve un’autorizzazione della conferenza dei servizi, dove il Comune può esprimere il suo parere. Secondo il sindaco Roberto Silvano, se anche l’amministrazione si opporrà alla coltivazione dell’area, la Regione potrà imporre l’ok ma non sembrano esserci certezze in tal senso. A Pozzolo a maggio si vota e sarà importante capire la posizione dei candidati sindaci sul Terzo valico: favorevoli o contrari, senza incertezze.