Italcementi non rivela la provenienza delle ceneri
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Giampiero Carbone - redazione@novionline.it  
25 Febbraio 2014
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Italcementi non rivela la provenienza delle ceneri

Interrogazione di Franco Ciliberto (Idv) dopo le richieste di Provincia e Asl sui potenziali pericoli di inquinamento

Interrogazione di Franco Ciliberto (Idv) dopo le richieste di Provincia e Asl sui potenziali pericoli di inquinamento

NOVI LIGURE – Non si sa ancora da dove arriveranno le ceneri che Italcementi intende impiegare nel cementificio di Novi Ligure per la produzione del cemento in parziale sostituzione del clinker. La società è stata interpellata per consentirle di replicare a quanto scritto dal Consigliere dell’Idv, Franco Ciliberto, in un’interrogazione urgente presentata al sindaco Lorenzo Robbiano e all’assessore all’ambiente Mino Cascarino dopo la pubblicazione della notizia dell’esito della prima conferenza dei servizi. In quella sede la Provincia aveva chiesto chiarimenti in merito alla possibile presenza di sostanze cancerogene, mutagene o tossiche nelle ceneri.
Ciliberto nell’interrogazione evidenzia innanzitutto che il Comune non ha inviato alcun parere alla conferenza (come emerge dal verbale della seduta) sul progetto della Italcementi, il cui impianto, scrive Ciliberto, “è situato a poche centinaia di metri dal centro abitato. Dalla conferenza è emerso che dal camino dell’impianto di essiccazione verrà emesso anche ossido di azoto, e che l’Asl Al, pur esprimendo parere favorevole, ha segnalato che l’attività di scarico delle ceneri avvenga solo tra le 8 e le 20 per evitare problemi legati al rumore e chiesto di indicare da quale centrale arriveranno le ceneri, evidenziando che mancano analisi sul tipo di ceneri da utilizzare con particolare riferimento a diossine, metalli pesanti, ed altro”.
Ciliberto rileva come “gli ossidi di azoto sono considerati sostanze inquinanti dell’atmosfera e si ritiene che aggravino le condizioni dei malati di asma, oltre a essere presenti nelle cosiddette piogge acide”.
L’esponente dell’Idv ricorda quanto emerso dalle indagini della Procura di Savona sulla centrale a carbone di Vado Ligure, negli anni causa, secondo gli inquirenti, di 400 morti e chiede all’amministrazione comunale “qual è stato l’impegno in merito all’evolversi di questa possibile nuova realtà ad alto rischio e in che modo si pensi di tutelare la salute dei cittadini novesi, dei lavoratori e la salvaguardia dell’ambiente circostante”. 
Italcementi, da parte sua, replica: “Il recupero delle ceneri per la produzione di cemento è una pratica autorizzata e largamente utilizzata in Europa e nel mondo grazie alle proprietà pozzolaniche delle ceneri, ovvero all’essere leganti idraulici. Ed è considerata ovunque un’azione virtuosa dal punto di vista ambientale – visto che evita il conferimento delle ceneri in discarica – senza rischi per la salute e per l’ambiente.
Dopo la conferenza dei servizi Italcementi ha prodotto le certificazioni analitiche che comprovano l’assoluta non pericolosità delle ceneri e la loro corrispondenza alle normative di settore. Ha inoltre già inoltrato agli enti coinvolti le analisi richieste e ulteriore documentazione integrativa riguardante il progetto in merito ai flussi di traffico, gli orari di conferimento e l’eventuale emissione di ossidi di azoto, che non ci sarà in quanto l’utilizzo di ceneri volanti non necessita di fonti di calore ausiliarie”. Non rivela però da dove arriveranno le ceneri.
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