Terzo valico, petizione contro il semaforo
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Giampiero Carbone - redazione@novionline.it  
25 Febbraio 2014
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Terzo valico, petizione contro il semaforo

80 persone hanno firmato contro il senso unico alternato tra il cantiere e l'ex cava Cementir: tempi di attesa troppo lunghi. Impedita a Legambiente la partecipazione all'Osservatorio ambientale di Torino

80 persone hanno firmato contro il senso unico alternato tra il cantiere e l'ex cava Cementir: tempi di attesa troppo lunghi. Impedita a Legambiente la partecipazione all'Osservatorio ambientale di Torino

VOLTAGGIO – Ottanta cittadini contro i disagi causati dal semaforo installato dal Cociv lungo la strada provinciale 160 a Voltaggio, tra il cantiere operativo del Terzo valico e l’ex cava Cementir.

La Provincia di recente ha istituito il senso unico alternato per permettere al Cociv di eseguire l’allargamento del tratto di strada e la realizzazione di barriere lungo il Lemme, opere necessarie al transito dei camion dal cantiere alla cava per il trasporto dello smarino.

Domenica, il Consigliere di opposizione di Fraconalto, Adriano Bavastro, ha organizzato una raccolta firme, indirizzata alla Provincia, direttamente sulla strada provinciale, contro i disagi causati dal semaforo, e ha raccolto moltissime adesioni in poche ore. “La modifica alla viabilità – spiega – risulta sproporzionata e non rispettosa dei mezzi in transito, in particolare per gli autobus. Le 80 persone che hanno firmato chiedono che vengano ripristinate le due corsie preesistenti e che il semaforo venga impostato sulla funzione lampeggiante nelle ore di transito degli autobus, nei fine settimana e più in generale quando non necessario, come in caso di chiusura del cantiere”.

Gli automezzi devono attendere cinque minuti prima che scatti il verde, mentre il verde dura solamente un minuto, fa notare Bavastro: “Ciò significa che i bus accumulano dieci minuti di ritardo nelle loro corse verso Molini mentre per chi deve percorrere più volte la strada l’attesa è troppo lunga. Quando il cantiere non è in funzione non ha senso obbligare a sopportare tali disagi”.

Secondo il Consigliere, hanno firmato anche persone che si sono dette favorevoli al Terzo valico, “anche per l’atteggiamento di aperto disprezzo nei confronti degli abitanti della valle e del suo ambiente. Sono infatti ben visibili, a poca distanza dal semaforo, gli sversamenti di vernice gialla utilizzata per la realizzazione delle strisce gialle”.

Oggi, a Torino, seduta dell’Osservatorio ambientale del Terzo valico per l’illustrazione del protocollo amianto e dei tempi di realizzazione dell’opera.
Impedita la partecipazione di Legambiente Vallemme. “Alla faccia della tanto decantata trasparenza – dice il presidente del circolo Mario Bavastro – hanno risposto negativamente alla nostra richiesta di partecipare a una seduta nella quale si discute del protocollo amianto e dei lavori. Oltretutto, ai partecipanti è fatto divieto di divulgare quanto viene detto e deciso in quella sede”.
 

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