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“In Consiglio la vicenda della caserma “
I Consiglieri Barisone e Destro hanno depositato le 869 firme raccolte per salvare il presidio dei carabinieri. "Serve una discussione a livello istituzionale. Il sindaco se vuole la può concedere. Lo farà?"
I Consiglieri Barisone e Destro hanno depositato le 869 firme raccolte per salvare il presidio dei carabinieri. "Serve una discussione a livello istituzionale. Il sindaco se vuole la può concedere. Lo farà?"
GAVI –
Il Consiglio comunale di Gavi discuta della situazione della caserma dei carabinieri. La richiesta arriva dai Consiglieri di opposizione Manuela Barisone e Livio Destro (gruppo Gavi futura), che ieri hanno depositato in municipio le 869 firme raccolte in circa due settimane per chiedere che il presidio non venga smantellato.
“L’amministrazione Albano – ricordano i Consiglieri – vuole vendere l’edificio ai privati per permettere la costruzione di un palazzo residenziale alto come le vicine scuole elementari mentre ha lasciato per anni in abbandono la caserma. Ora, poiché il Comune non fornisce risposte alle richieste dell’Arma su una sede provvisoria, è possibile che i carabinieri lascino Gavi. Una prospettiva da evitare: i militari rimagano dove sono dopo la necessaria sistemazione dell’immobile”.
Accanto alla petizione, ieri è stata consegnata anche una richiesta ufficiale di discussione in Consiglio comunale: “Sappiamo che il sindaco Nicoletta Albano – dicono ancora Barisone e Destro – si farà forza del fatto che la proposta è sottoscritta da due soli consiglieri comunali per negare la discussione ma nulla le vieta di portare comunque all’ordine del giorno l’argomento.
Sarebbe una grande occasione per la maggioranza per spiegare ai gaviesi il suo punto di vista dopo mesi di silenzio, dimostrando, per una volta, di non volersi nascondere per evitare di rispondere alle richieste di trasparenza arrivate dalla popolazione verso un progetto del tutto privo di interesse pubblico”.
Dalla vendita della caserma e della vicina sede dell’Aib il Comune punta a incassare solo 230 mila euro.
“L’amministrazione Albano – ricordano i Consiglieri – vuole vendere l’edificio ai privati per permettere la costruzione di un palazzo residenziale alto come le vicine scuole elementari mentre ha lasciato per anni in abbandono la caserma. Ora, poiché il Comune non fornisce risposte alle richieste dell’Arma su una sede provvisoria, è possibile che i carabinieri lascino Gavi. Una prospettiva da evitare: i militari rimagano dove sono dopo la necessaria sistemazione dell’immobile”.
Accanto alla petizione, ieri è stata consegnata anche una richiesta ufficiale di discussione in Consiglio comunale: “Sappiamo che il sindaco Nicoletta Albano – dicono ancora Barisone e Destro – si farà forza del fatto che la proposta è sottoscritta da due soli consiglieri comunali per negare la discussione ma nulla le vieta di portare comunque all’ordine del giorno l’argomento.
Sarebbe una grande occasione per la maggioranza per spiegare ai gaviesi il suo punto di vista dopo mesi di silenzio, dimostrando, per una volta, di non volersi nascondere per evitare di rispondere alle richieste di trasparenza arrivate dalla popolazione verso un progetto del tutto privo di interesse pubblico”.
Dalla vendita della caserma e della vicina sede dell’Aib il Comune punta a incassare solo 230 mila euro.