Terzo valico: Lupi rassicura su utilità e fondi
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Giampiero Carbone - redazione@novionline.it  
12 Marzo 2014
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Terzo valico: Lupi rassicura su utilità e fondi

Il Ministro incontra i sindaci a Roma e annuncia: "Fornirò l'analisi costi-benefici dell'opera dimostrandone l'utilità e dall'Europa arriverà il 20% dei fondi a breve"

Il Ministro incontra i sindaci a Roma e annuncia: "Fornirò l'analisi costi-benefici dell'opera dimostrandone l'utilità e dall'Europa arriverà il 20% dei fondi a breve"

ROMA –  L’analisi costi-benefici del Terzo valico, documento che ne dovrebbe dimostrare l’utilità, verrà fornita grazie all’intervento del Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi. Lo ha annunciato lo stesso rappresentante nel governo nell’incontro di ieri a Roma con i sindaci del basso Piemonte, convocato per fare il punto della situazione sulla grande opera da 6,2 miliardi.
Il documento era già stato richiesto ad agosto dai primi cittadini ma, nel successivo incontro ad Alessandria, Lupi si era limitato ad affermare che “l’utilità del Terzo valico è stata stabilita dai precedenti governi”.
Rfi non l’hai resa pubblica e risponde che è e allegata allo Studio di impatto ambientale del 2003, riferito per altro solo al progetto preliminare. “Non è questo il documento che abbiamo richiesto – dice il sindaco di Voltaggio Lorenzo Repetto –. Vogliamo l’analisi riferita al progetto attuale e il ministro si è fatto garante in tal senso”.
Tutto ciò mentre Cociv prosegue nei lavori, che, secondo quanto emerso sempre ieri a Roma, saranno finanziati dall’Europa. Dopo che esattamente dieci anni fa, nel 2004, la tratta ferroviaria tra Genova e Tortona era stata esclusa dai progetti finanziabili dall’Ue poiché non collegava due Stati ma solo due regioni italiane.

“Lupi – dice Repetto – ha assicurato che venerdì a Bruxelles si deciderà sul finanziamento del 20% da parte dell’Unione Europea”. Negli oltre vent’anni di storia del progetto del Terzo valico gli annunci in tal senso sono stati numerosi, legati al fatto che, sulla carta, l’opera fa parte del corridoio Genova-Rotterdam ma nulla si è mai concretizzato.
A tal proposito, venerdì scorso, nell’assemblea organizzati dai comitati No Terzo valico a Serravalle Scrivia, è stato mostrato un documento riconducibile all’Unione europea riferito ai progetti finanziabili poiché legati al corridoi merci continentali, riferito al biennio 2012-2013. “La richiesta dello Stato italiano – ha detto l’ingegner Francesco de Milato in quella sede – di ottenere il 20% dei circa 500 milioni del primo lotto è stata respinta: il progetto non è stato considerato prioritario”.

A Roma accolte, al momento, le proposte di creare un tavolo tecnico e istituzionale sul Terzo valico a livello nazionale, nonché, tra l’altro, l’eliminazione dello Shunt a Novi Ligure, più volte annunciato da anni e richiesto dal Comune.
All’incontro presente anche l’amministratore delle Fs Mauro Moretti, che di recente ha ribadito che il Terzo valico è un’opera inutile. “Oggi (ieri per chi legge – ndr) – spiega Repetto – ha affermato che l’opera serve e fa fatta velocemente”.

Sarà formalizzata successivamente la “lista della spesa” da 200 milioni di euro che i Comuni vogliono ottenere: fra queste, l’adeguamento del casello A7 di Vignole e la circonvallazione di Serravalle. La richiesta dell’amministrazione serravallese è però in contrasto con la prescrizione della Regione, sostenuta dagli altri Comuni, di utilizzare la ferrovia anziché i camion per trasportare lo smarino. Serravalle vuole infatti che i soldi
previsti per quest’ultima opzione, bocciata da Rfi, vadano alla nuova strada.
Nella “lista”, anche la pista ciclabile di Valle e l’asfaltatura della strada delle Colombare, entrambe nel territorio di Gavi, e altro. “Cociv può comunque partire con i lavori con i camion in attesa dell’uso del ferro”, conclude
Repetto. Soddisfatto anche Alessandro Scopigno, assessore vignolese: “I tempi per il casello saranno brevi”.
Infine, ieri mattina conferenza stampa dei comitato No Tav a Novi Ligure, durante la quale è stato reso noto che 36 attivisti, fra liguri e piemontesi, sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale e per interruzione di pubblico servizio in riferimento al presidio del 10 luglio 2013 nella frazione di Trasta, a Genova.

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