Terzo valico, Moretti: “Via lo Shunt dal Basso Pieve”
L'ad delle Fs ha rassicurato il sindaco di Novi Lorenzo Robbiano nell'incontro con il ministro Lupi: "I 7 km di linea saranno cancellati". I treni merci quindi passeranno dentro Novi. Dubbi dai comitati
L'ad delle Fs ha rassicurato il sindaco di Novi Lorenzo Robbiano nell'incontro con il ministro Lupi: "I 7 km di linea saranno cancellati". I treni merci quindi passeranno dentro Novi. Dubbi dai comitati
Un’affermazione, quella di Moretti (che ha più volte cambiato opinione sull’utilità del Terzo valico) arrivata dopo i numerosi incontri tra il Comune di Novi e Cociv, nei quali quest’ultimo aveva annunciato la redazione di uno studio di fattibilità per accogliere la richiesta, contenuta nella delibera del 2005 che dava l’ok al progetto definitivo. Con questa decisione, il rischio di devastazione della zona del Basso Pieve dovrebbe essere scongiurato. I problemi si spostano però sul centro abitato.
Il sindaco Lorenzo Robbiano, da sempre sostenitore del Terzo valico, esulta: “Durante l’incontro a Roma abbiamo appreso dall’amministratore delegato di Fs che lo Shunt tra Novi e Pozzolo verrà eliminato. Si tratta di un risultato importante che l’amministrazione novese aveva chiesto dal 2005 e che elimina una parte del tracciato dal nostro territorio, circa 7 chilometri, con una sensibile diminuzione dell’impatto ambientale”. Mancano ovviamente ancora le carte ufficiali e sarà probabilmente necessaria una variante al progetto del Terzo valico, con relativo iter ministeriale.
Erano stati, almeno di recente, i comitati No Terzo valico a evidenziare le pesanti conseguenze ambientali del tratto di linea in questione, a cominciare dai danni per le falde acquifere del basso Pieve. Con la modifica annunciata, resta da capire se gli espropri già portati avanti da Cociv in questi mesi saranno annullati e cosa ne sarà dei due cantieri operativi (da 68.900 mq e da 18.400 mq), del campo base (43 mila mq) e del deposito di smarino da 530 mila mc, tutti localizzati nel Basso Pieve. Di certo arriverà un risparmio di alcuni milioni sul costo del Terzo valico.
Le merci transiteranno quindi in città per passare da San Bovo, scalo per il quale il Comune, tramite questa modifica, chiede un rilancio. Il comitato No Tav novese ha già lanciato l’allarme sul transito dell’alta velocità fra i palazzi, mentre l’associazione Afa commenta: “Nei precedenti progetti, con il transito del Terzo valico in città, poi eliminato, si parlava di quadruplicare la ferrovia cittadina. Ora bastano i binari esistenti. Questo significa che il Terzo valico non serve e che il traffico previsto non c’è”.
Oggi, giovedì 13 marzo, ad Alessandria parte la conferenza dei servizi per l’autorizzazione agli scarichi e alle emissioni in atmosfera chiesta da Cociv per il cantiere di Castagnola (Fraconalto), in fase di allestimento. L’area era stata utilizzata negli anni ’90 per scavare la galleria di servizio del tunnel di valico ed era fermata poiché irregolare. Cociv punta a ottenere l’autorizzazione unica ambientale prevista per legge.