Rifiuti, Gavi ricorre contro la multa da 58 mila euro
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Giampiero Carbone - redazione@novionline.it  
18 Marzo 2014
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Rifiuti, Gavi ricorre contro la multa da 58 mila euro

Il Comune ha chiesto alla Corte d'Appello di Torino di riformare la sentenza del tribunale di Novi che ha respinto l'annullamento della sanzione comminata dalla Provincia per gli anni 2007 e 2008

Il Comune ha chiesto alla Corte d'Appello di Torino di riformare la sentenza del tribunale di Novi che ha respinto l'annullamento della sanzione comminata dalla Provincia per gli anni 2007 e 2008

GAVI – L’amministrazione comunale di Gavi continua a ritenere non dovuti i 58 mila euro che la Provincia da anni chiede di pagare per il mancato raggiungimento dei livelli minimi nella raccolta differenziata.
Dopo aver perso in primo grado, la giunta guidata da Nicoletta Albano ha deciso di ricorrere alla Corte d’Appello di Torino chiedendo che venga riformata la sentenza del tribunale di Novi che le ha dato torto sulla richeista di annullamento della multa.

La somma era stata richiesta dalla Provincia tramite un’ingiunzione. Gli anni di riferimento sono il 2007 e il 2008, quando a Gavi la differenziata era ferma al 6-8%. Anche in precedenza il Comune aveva pagato sanzioni salate, che hanno portato il totale intorno a 100 mila euro nel decennio scorso. Soltanto dal 2008 in poi, dopo che il Consorzio Servizio Rifiuti di Novi ha “minacciato” di espulsione il Comune, a Gavi è partita la raccolta porta a porta solo in una parte del paese, facendo salire la differenziata intorno al 30%, evitando così altre multe, seppure non sia ancora rispettata la legge.

Lo scorso anno il tribunale aveva respinto il ricorso del Comune (difeso da Cristina Roggia di Torino e Valentina Faccaro di Valenza) contro l’ingiunzione. Il giudice aveva respinto in toto la tesi dei legali di Gavi: “Non è vero che il Comune abbia fatto tutto il possibile per raggiungere i livelli di legge della differenziata. Proponendo per il futuro rimedi per ovviare alle carenze del passato ammette di non aver fatto tutto quanto previsto per raggiungere gli obiettivi”.
La Provincia si è costituita in giudizio con gli avvocati Alberto Vella, Desirée Fortuna e Paola Terzano per resistere in appello.

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