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Elio Defrani - e.defrani@ilnovese.info  
20 Marzo 2014
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Contro la crisi, la Silem rilancia: ampliamento e assunzioni

Ampliamento della gamma di prodotti e una nuova politica di marketing sono gli ingredienti che l’azienda novese ha usato per uscire dalla crisi. Il risultato? Fatturato verso il raddoppio, nuova sede e qualche assunzione in vista

Ampliamento della gamma di prodotti e una nuova politica di marketing sono gli ingredienti che l’azienda novese ha usato per uscire dalla crisi. Il risultato? Fatturato verso il raddoppio, nuova sede e qualche assunzione in vista

NOVI LIGURE – Non c’è una ricetta precisa per uscire dalla crisi. Ogni imprenditore deve elaborare la propria. In pochi ci riescono, ma a quanto pare alla Silem di Novi Ligure hanno degli ottimi cuochi, che hanno saputo mescolare l’ampliamento della gamma di prodotti offerti a un efficiente reparto di ricerca e sviluppo e a una nuova politica di marketing. Il risultato è stato una pietanza perfetta: un fatturato che cresce a vista d’occhio (“puntiamo al raddoppio della cifra del 2013”, spiega l’amministratore Simone Sanna), il trasloco in una struttura molto più grande in vista e magari anche qualche nuova assunzione.

La Silem srl nasce nel 2005, rilevando un’attività omonima fondata nel 1972 in strada del Turchino. Quando fu aperta, negli anni Settanta, l’azienda si occupava esclusivamente dei prodotti elettromeccanici per l’alimentazione dei carri ponte nel settore siderurgico (le maggiori commesse arrivavano ovviamente dall’Ilva). Nel corso degli anni, la produzione si è progressivamente diversificata comprendendo dapprima la carpenteria leggera e di precisione con attività come il taglio laser, e successivamente passando anche alla carpenteria mediopesante e in ultimo anche alla progettazione e produzione di sistemi elettrici, meccanici, robot e software.

“Siamo pronti a trasferirci in un nuova sede, sempre nella zona industriale Ilva, ma con molto più spazio a disposizione”, afferma Sanna. Il nuovo stabilimento occuperà 7 mila metri quadrati, di cui 3 mila coperti. Il fatturato è cresciuto grazie ad alcune importanti commesse, come quella per Trenitalia (ricambistica per i treni Frecciarossa) e per la Tenova, una delle più grandi aziende mondiali attive nell’ingegneria per impianti siderurgici.Insieme al fatturato e alla sede, è cresciuta anche la forza lavoro, praticamente raddoppiata.  “Abbiamo assunto otto persone, di cui tre ingegneri”, dice Simone Sanna, che non esclude ulteriori rafforzamenti dell’organico, qualora gli affari continuino ad andare bene.