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Italcementi, verso il no alla V.i.a.
Il Comune di Novi è rimasto l'unico ente a richiedere la valutazione di impatto ambientale per l'uso delle ceneri volanti. Asl, Provincia e altri enti vanno verso il no allo studio: "Non ci sono conseguenze negative elevate"
Il Comune di Novi è rimasto l'unico ente a richiedere la valutazione di impatto ambientale per l'uso delle ceneri volanti. Asl, Provincia e altri enti vanno verso il no allo studio: "Non ci sono conseguenze negative elevate"
NOVI LIGURE –
Al 99% il progetto di utilizzo delle ceneri volanti nel cementificio Italcementi di Novi Ligure non sarà sottoposto alla Valutazione di impatto ambientale (Via). La maggior parte degli enti convocati nella seconda seduta della conferenza dei servizi, svoltasi ieri mattina ad Alessandria, sono rimasti sulla loro posizione iniziale: lo studio, utile ad approfondire gli eventuali impatti sull’ambiente e quindi sulla salute dei cittadini, non serve pochè le conseguenze sono considerate non elevate.
L’Asl lo aveva già spiegato nella prima seduta della conferenza, a gennaio, e lo ha ribadito dopo la valutazione delle integrazioni presentate dalla Italcementi, dalle quali è emerso che le ceneri arriveranno, oltre che da Fiumesanto (SS), dalla centrale a carbone di Vado Ligure (Sv), sequestrata dalla Procura della Repubblica di Savona per le emissioni che avrebbero causato, secondo l’accusa, malattie e morti.
L’unico ente ad aver richiesto la Via è rimasto il Comune di Novi Ligure, che ha modifcato la posizione iniziale favorevole ad escludere il progetto dallo studio. Una retromarcia arrivata dopo le perplessità e i timori manifestati dai Consiglieri comunali sull’uso delle ceneri e soprattutto per la provenienza da Vado Ligure.
“Come Provincia e Arpa – spiega il dirigente provinciale Claudio Coffano – dobbiamo ancora esprimerci ma l’impatto di questo progetto non sarà certo notevole. Oltretutto, ci sarà una riduzione del traffico pesante”.
La conferenza dei servizi non ha chiesto ulteriori integrazioni a Italcementi. L’azienda ha mantenuto la previsione di utilizzo di Vado Ligure e di Fiumesanto, non considerandoli comunque siti di approvvigionamento esclusivi.
La decisione finale sulla sottoposizione alla Via arriverà entro la prima decade di aprile, poi partirà l’iter sull’autorizzazione vera e propria.
Nel Consiglio comunale di lunedì, alle 21, sarà discussa l’interrogazione del Consigliere Franco Ciliberto, già valutata in due sedute della commissione consiliare Lavori pubblici.
L’Asl lo aveva già spiegato nella prima seduta della conferenza, a gennaio, e lo ha ribadito dopo la valutazione delle integrazioni presentate dalla Italcementi, dalle quali è emerso che le ceneri arriveranno, oltre che da Fiumesanto (SS), dalla centrale a carbone di Vado Ligure (Sv), sequestrata dalla Procura della Repubblica di Savona per le emissioni che avrebbero causato, secondo l’accusa, malattie e morti.
L’unico ente ad aver richiesto la Via è rimasto il Comune di Novi Ligure, che ha modifcato la posizione iniziale favorevole ad escludere il progetto dallo studio. Una retromarcia arrivata dopo le perplessità e i timori manifestati dai Consiglieri comunali sull’uso delle ceneri e soprattutto per la provenienza da Vado Ligure.
“Come Provincia e Arpa – spiega il dirigente provinciale Claudio Coffano – dobbiamo ancora esprimerci ma l’impatto di questo progetto non sarà certo notevole. Oltretutto, ci sarà una riduzione del traffico pesante”.
La conferenza dei servizi non ha chiesto ulteriori integrazioni a Italcementi. L’azienda ha mantenuto la previsione di utilizzo di Vado Ligure e di Fiumesanto, non considerandoli comunque siti di approvvigionamento esclusivi.
La decisione finale sulla sottoposizione alla Via arriverà entro la prima decade di aprile, poi partirà l’iter sull’autorizzazione vera e propria.
Nel Consiglio comunale di lunedì, alle 21, sarà discussa l’interrogazione del Consigliere Franco Ciliberto, già valutata in due sedute della commissione consiliare Lavori pubblici.