Gavi, retromarcia del Comune sulla caserma dei Carabinieri?
Albano davanti al Prefetto e al comandante dei carabinieri annuncia di voler sistemare l'edificio messo in vendita nel 2013. Il colonnello Della Nebbia: "A fronte degli impegni del sindaco i militari restano a Gavi"
Albano davanti al Prefetto e al comandante dei carabinieri annuncia di voler sistemare l'edificio messo in vendita nel 2013. Il colonnello Della Nebbia: "A fronte degli impegni del sindaco i militari restano a Gavi"
La scorsa estate la maggioranza ha votato la messa in vendita dell’immobile, insieme alla vicina sede dell’Aib, stimando nel successivo bilancio un’entrata di soli 230 mila euro. Questo nonostante il prg preveda, a favore del privato che eventualmente acquisterà l’immobile, la possibilità di costruire un palazzo alto come le vicine scuole, triplicando la cubatura esistente. Alle minoranze che nell’occasione hanno contestato la decisione e chiesto lumi su dove sarebbero andati a finire i carabinieri, Albano aveva annunciato trattative tra alcuni privati a la Prefettura per trovare sedi alternative, in realtà mai trovate. Da qui gli attriti (mai ufficializzati) con l’Arma.Un’operazione giustificata dal Comune con la cifra necessaria per sistemare del tutto la caserma, considerata eccessiva: 400 mila euro, secondo i tecnici comunali, nonostante nel 2007 Albano avesse annunciato un progetto da 150 mila euro.
“Prendiamo atto degli impegni del sindaco e attendiamo che vengano effettuati i lavori sulla caserma”, dice il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Alessandro Della Nebbia, che l’altro giorno ha partecipato all’incontro in Prefettura. “Nella caserma – dice Della Nebbia – c’è bisogno evidente di interventi, per altro eseguibili senza trasferire i carabinieri. È emerso che, nonostante la delibera del 2013, l’edificio non è più stato messo in vendita, per cui ci attendiamo che venga eseguito quanto promesso dal sindaco”.
A fronte di quanto è stato detto nell’incontro ad Alessandria, il comandante provinciale dell’Arma annuncia: “Posso dire che i carabinieri non stanno andando via da Gavi”, una frase che arriva dopo che nei mesi scorsi ai militari gaviesi sarebbe stato richiesto di indicare una sede alternativa di lavoro, in vista dello smantellamento del presidio.Di recente è stata depositata in municipio la petizione organizzata dai Consiglieri del gruppo di minoranza Gavi futura e dal Pd per chiedere la sistemazione dell’edificio. Quasi 900 le adesioni. Le firme saranno portate anche al’attenzione della Prefettura e del comando provinciale dei carabinieri. Resta il dubbio su quali interventi potrà eseguire il Comune su un edificio destinato a essere venduto, a meno che la delibera del 2013 non venga ritirata. Il sindaco non rilascia dichiarazioni.