Confini sbagliati, torri eoliche a rischio
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Giampiero Carbone - redazione@novionline.it  
23 Marzo 2014
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Confini sbagliati, torri eoliche a rischio

I 7 aerogeneratori proposti dalla S.e.v.a. di Milano a Fraconalto, in alta Vallemme, ostacolati da un errore cartografico tra Liguria e Piemonte, dal nuovo gasdotto di Snam Rete Gas e dalle rotte migratorie

I 7 aerogeneratori proposti dalla S.e.v.a. di Milano a Fraconalto, in alta Vallemme, ostacolati da un errore cartografico tra Liguria e Piemonte, dal nuovo gasdotto di Snam Rete Gas e dalle rotte migratorie

FRACONALTO – Confini regionali sbagliati e interferenze finora non considerate: il progetto di impianto eolico da 7 torri proposto sul monte Poggio, nel territorio di Fraconalto, dalla società S.e.v.a. di Milano rischia di naufragare.
La causa principale della sospensione dell’iter autorizzativo, che dura ormai da settembre dello scorso anno, è un problema di confine tra Piemonte e Liguria.
Nonostante fosse già emerso durante la prima conferenza dei servizi del 2013, finora non è stato affrontato dagli enti e, dopo la riunione dell’organo tecnico della Provincia lo scorso 30 gennaio, la sospensione dell’iter è stata confermata.
Secondo la S.e.v.a., infatti, le torri sarebbero tutte in Piemonte ma le carte in mano agli enti, compresi quelli liguri, dicono un’altra cosa: alcuni aerogeneratori e la linea elettrica interessano il Comune di Mignanego e la Liguria. La S.e.v.a. dovrebbe quindi presentare domanda anche a Genova.

Nella seduta dell’organo tecnico provinciale la Regione Piemonte e la Provincia di Genova hanno affermato che, anche se fosse preso come riferimento il catasto ligure anziché quello piemontese, come richiesto dalla S.e.v.a., gli enti sarebbero comunque esposti a dei contenziosi, specie per gli espropri: “Il progetto è sviluppato sulla cartografia piemontese ma il piano particellare per gli espropri ha come riferimento il catasto ligure. L’unica soluzione è un intervento del governo centrale: i confini regionali vanno definiti con un decreto del Presidente della Repubblica”.

La Regione Piemonte ha quindi proposto un tavolo tra tutti i soggetti, compreso il Ministero dell’Interno, per arrivare a una soluzione. Nella stessa seduta è però emersa l’interferenza con il nuovo metanodotto Gavi-Pietralavezzara. Snam Rete Gas ha fatto sapere che gli aerogeneratori “ricadono nella fascia di rispetto della servitù: vanno spostate”. Altri guai anche da Sigemi, proprietaria dell’oledotto che scorre lungo il crinale: si temono danni dal transito dei camion per l’eolico.
Anche la Soprintendenza ha rilevato cricità: sul crinale scorrereva la via Postumia, meglio fare dei sondaggi archeologici.
Infine, la torri verrebbero installate lungo una delle principali rotte migratorie del Nord Italia, tutelata dall’Unione Europea. Qui la parola spetta al Parco Capanne di Marcarolo, gestore del vicino sito di importanza comunitaria omonimo.

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