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Violenza sessuale a Rocchetta, il pm: imputati da condannare
Tre anni per i due imputati nel processo nato dal presunto abuso nei confronti di una minorenne a Rocchetta Ligure nel 2011
Tre anni per i due imputati nel processo nato dal presunto abuso nei confronti di una minorenne a Rocchetta Ligure nel 2011
ALESSANDRIA –
A quasi tre anni dai fatti, emergono i nomi dei presunti violentatori della minorenne valborberina, oggi 19enne, e per loro ci sono richieste di condanna nel processo che si sta concludendo in rito abbreviato ad Alessandria. L’episodio sarebbe avvenuto nel giugno del 2011 a Rocchetta Ligure, dopo una festa di compleanno che aveva radunato ragazzi e adulti dell’alta valle. Qualche bicchiere di troppo e la giovane si ritrova sola con diverse persone fra cui, secondo l’accusa, Andrea Mignacco, 38enne residente a Novi Ligure ma spesso a Cantalupo Ligure, poco lontano da Rocchetta, e Michele Rube, 23 anni, di Finale Ligure (Sv).
Nei giorni successivi emerge che, quella sera, la giovane si sarebbe ritrovata in riva al torrente Sisola insieme a sei uomini. Poi arriva un ragazzo che dà l’allarme e soccorre la presunta vittima, avvertendo il 118. Lei avrebbe detto di non ricordare nulla ma ai carabinieri arriva una segnalazione, probabilmente dal Pronto soccorso, che fa aprire le indagini della Procura.
Dal processo emerge che le cose sarebbero andate diversamente: sarebbe stata la la ragazza a recarsi dai carabinieri, una volta appreso dal soccorritore cosa era accaduto. A indicare Mignacco e Rube come gli autori dell’abuso sessuale (palpeggiamenti e altro) sarebbero tre testimoni.
Gli imputati si difendono: respingono le accuse e la giovane era d’accordo.
Il pm, nell’udienza dell’altro giorno, ha chiesto una condanna a 3 anni di reclusione ciascuno per i due per violenza sessuale di gruppo. Il 7 aprile la sentenza. La ragazza è difesa da Lorenzo Repetti.
Nei giorni successivi emerge che, quella sera, la giovane si sarebbe ritrovata in riva al torrente Sisola insieme a sei uomini. Poi arriva un ragazzo che dà l’allarme e soccorre la presunta vittima, avvertendo il 118. Lei avrebbe detto di non ricordare nulla ma ai carabinieri arriva una segnalazione, probabilmente dal Pronto soccorso, che fa aprire le indagini della Procura.
Dal processo emerge che le cose sarebbero andate diversamente: sarebbe stata la la ragazza a recarsi dai carabinieri, una volta appreso dal soccorritore cosa era accaduto. A indicare Mignacco e Rube come gli autori dell’abuso sessuale (palpeggiamenti e altro) sarebbero tre testimoni.
Gli imputati si difendono: respingono le accuse e la giovane era d’accordo.
Il pm, nell’udienza dell’altro giorno, ha chiesto una condanna a 3 anni di reclusione ciascuno per i due per violenza sessuale di gruppo. Il 7 aprile la sentenza. La ragazza è difesa da Lorenzo Repetti.