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C’eravamo tanto amati…
Cosi potrebbe iniziare una ipotetica lettera indirizzata da Forza Italia agli alleati in regione, se verrà confermato lo strappo che si sta consumando in questi giorni in seno alla coalizione di centro-destra per le regionali piemontesi
Cosi potrebbe iniziare una ipotetica lettera indirizzata da Forza Italia agli alleati in regione, se verrà confermato lo strappo che si sta consumando in questi giorni in seno alla coalizione di centro-destra per le regionali piemontesi
Subito dopo la decisione del TAR di annullare le elezioni regionali, infatti, era stato tutto un lavorare per rinsaldare la santa alleanza del centro-destra e promuovere un nuovo corso che sapesse far dimenticare le mutande verdi di Cota.
Dato dunque per archiviato l’ex-governatore, ovviamente si sono aperti i giochi per la sua successione e qui sono nati i primi attriti.
La Lega sperava in una sorta di passaggio del testimone, forse insistendo sulla buona condotta del proprio governatore uscente, Fratelli D’Italia giocava in casa con Guido Crosetto e Forza Italia spingeva per far valere la sua supremazia numerico-elettorale (vera o presunta).
Alla fine per salvare capra e cavoli è uscita fuori la novità delle primarie regionali, proposte da Fratelli d’Italia, per scegliere il candidato a coordinatore regionale.
Se il Nuovo Centro Destra ha aderito subito all’idea (le primarie sono una vetrina che per un partito ancora in fase embrionale sono un bel colpo), Lega e Forza Italia sembravano meno entusiasti, ma forse presi in contropiede dalla proposta, hanno alla fine accettato.
La cosa ammetto che mi ha stupito non poco, perchè è noto che Forza Italia è allergica a tutto ciò che fa esprimere la gente al di fuori delle elezioni.
Lo si vede ai congressi di partito, dove difficilmente si trova una candidatura non unitaria, forse perchè nei digirenti forzisti c’è la convinzione che è meglio proporre un unico candidato preconfezionato prima del voto, che rischiare di confrontarsi.
Evidentemente anche per le primarie regionali devono averla pensata così e quando hanno capito che invece Fratelli e NCD se la volevano giocare, sono iniziati i malumori.
Fino allo strappo di questi giorni, con Berlusconi che dovrebbe investire ufficialmente Pichetto quale candidato ufficiale di Forza Italia e con tanti saluti alle primarie.
C’è da capirli: se vanno al voto delle primarie e perdono?
Passi poi perder contro la Lega, ma se perdono contro Crosetto?
Il rischio di flop era concreto e dato che i forzisti vogliono sempre avere il controllo della stanza dei bottoni, meglio lo strappo e la disfatta che le primarie.
E gli alleati?
Per adesso la Lega sta a guardare, mentre Fratelli d’Italia e NCD sembrano intenzionati ad andare avanti con le primarie.
Alla fine, per far fuori i comunisti, Ghiglia e Costa accetteranno il diktat del partito di Silvio?
Oppure avremo tre candidati di centro-destra: Forza Italia, Lega e il vincitore delle primarie tra Crosetto e Leo?
Sicuramente sarà interessante capire se la spaccatura regionale avrà ripercussioni anche a livello locale, dove c’erano già state schermaglie che richiamavano all’ordine i referenti locali che non si erano allineati al nuovo corso regionale.
Adesso però è tutto nuovamente in forse, chissà…
In fondo Novi è lontana da Roma e Torino e nel limite del possibile i grandi capi dovrebbero lasciare autonomia ai referenti locali, ma capisco che se uno è abituato ad imporre le cose dall’alto non può capirlo.
Da qui a maggio ci divertiremo!