Dino Bellucci, campione, operaio e massaggiatore
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Arianna Borgoglio  
1 Aprile 2014
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Dino Bellucci, campione, operaio e massaggiatore

"Dino", come è conosciuto, è campione italiano di Karate e Boxe Thailandese e primo del mondo per il kick Boxing cinese, oltre che detentore del titolo internazionale di Boxe cinese. Ma è anche operaio per il Comune di Arquata e massaggiatore per l'Arquatese

"Dino", come è conosciuto, è campione italiano di Karate e Boxe Thailandese e primo del mondo per il kick Boxing cinese, oltre che detentore del titolo internazionale di Boxe cinese. Ma è anche operaio per il Comune di Arquata e massaggiatore per l'Arquatese

ARQUATA SCRIVIA – Tutti conoscono i successi sportivi di Costantino Bellucci, meglio conosciuto come “Dino”, campione italiano di Karate e Boxe Thailandese, campione del mondo di Kick Boxing Cinese e detentore del titolo internazionale di Boxe Cinese. Ma forse non tutti conoscono chi si cela dietro questo grandissimo sportivo, un operaio (attualmente lavora per il Comune di Arquata Scrivia) che fa anche il massaggiatore per l’Arquatese Calcio, un uomo appassionato che ha dedicato la sua vita alle discipline orientali.

Bellucci inizia ad avvicinarsi a questo mondo fin da giovanissimo, quand’era appena un bambino: “Ricordo che da piccolo mio padre mi portava spesso al cinema a vedere i primi film di Bruce Lee, e io rimanevo incantato a guardare la potenza e allo stesso tempo la meditazione che si cela dietro al karate”, sottolinea Dino con un sorriso. Da ragazzino Bellucci inizia a frequentare le palestre di Arquata e dintorni, allenato dal maestro Sandro Garelli, fino a diventare cintura nera 1 Dan, nel 1986. Dopo aver frequentato numerose palestre anche in Liguria, Bellucci si avvicina alla Boxe Thailandese, la sua grande passione, con l’aiuto del maestro Giovanni Brugna, istruttore anche presso l’Usam Karate di Arquata.

E proprio a proposito dell’Usam, Dino parla con affetto dell’associazione arquatese, “la mia casa, un porto sicuro dove ho potuto e posso tutt’oggi rifugiarmi nei momenti no – racconta Dino – come a esempio in occasione della separazione da mia moglie, un momento particolarmente delicato nella mia vita”. Infatti, come ci ricorda il campione, per riuscire bene in questo tipo di attività sportive è vitale avere accanto un maestro qualificato, una guida sia dal punto di vista sportivo che spirituale: “Il Karate, la Boxe e tutte le discipline che prevedono un contatto diretto con l’avversario necessitano di una grande concentrazione e preparazione, e di un forte rispetto per se stessi e per chi si ha di fronte – evidenzia Bellucci – Se hai dei problemi e sei distratto, non potrai mai dare il meglio sul ring”.

Per quanto riguarda i programmi futuri, Bellucci ci dà qualche anticipazione: “Il 25 maggio sarà la mia ultima sfida, che segnerà la fine del mio percorso agonistico; gli anni passano, perciò ho deciso di dedicarmi ad altri progetti, tra cui un corso di autodifesa che si svolgerà a Arquata e forse anche in altre palestre della zona, e i corsi per bambini e ragazzi che tengo già presso l’associazione Usam”.

 

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