Viaggio nella prostituzione novese
Il triste fenomeno della prostituzione, estirpato dalla Barbellotta, è ora radicato nel centro cittadino. E raggiunge nuovi livelli di squallore: sul web esiste un sito dove si trovano le recensioni lasciate dai clienti delle donne che si dedicano a quello che è noto come il mestiere più antico del mondo
Il triste fenomeno della prostituzione, estirpato dalla Barbellotta, è ora radicato nel centro cittadino. E raggiunge nuovi livelli di squallore: sul web esiste un sito dove si trovano le recensioni lasciate dai clienti delle donne che si dedicano a quello che è noto come il mestiere più antico del mondo
Le recensioni ci hanno portato in un mondo fatto di uomini molto squallidi, che oltre a recensire le doti naturali delle varie offerte commentano anche questa o quella prestazione, e la “location” dell’incontro. I giudizi vanno dalla pulizia della casa, alla possibilità di usare il bagno e il suo stato di igiene, alla riservatezza dello stabile. È evidente che per i frequentatori di questi servizi la privacy è un fattore importante. Oggi va di moda chiamarle escort, accompagnatrici, ma stiamo parlando di prestazioni sessuali a pagamento, di prostituzione.
Si va da Monica, italiana tatuata e amante dei piercing che riceve in viale della Rimembranza, a Samantha e Simona, cubane che hanno la propria base in via IV Novembre. C’è la ragazza italiana che ci tiene a sottolineare di non essere una “professionista” e che incontra i propri clienti in un motel di Novi e c’è Betty, la massaggiatrice ayurvedica che vi apre la porta in camice da infermiera e offre servizi particolarmente apprezzati nonostante la non più giovane età.
C’è Camilla, venezuelana che abita in via Mazzini, ci sono Fernanda, Lara, Melissa e Tamara. Ci sono ragazze che dicono di essere thailandesi (ma gli avventori sospettano che siano cinesi) che ricevono in piazza Matteotti, in piazza Dellepiane, in via Raggio. E poi c’è Valery, transessuale che sta in centro. I nomi non li abbiamo cambiati, immaginiamo che la fantasia ce l’abbia già messa qualcun altro. I prezzi variano molto: si va dai 20 euro della cinese piccolina e non particolarmente bella, ai 200 euro di Lucrezia, che è già avanti negli anni ma che ottiene recensioni entusiaste. Insomma, il fenomeno della prostituzione – estirpato dalla Barbellotta, la strada del vizio famosa in tutto il Nord Italia – si è trasferito nel centro cittadino.
È un mondo sommerso che si anima soprattutto la sera e la notte ma che funziona a tutte le ore. Un abisso di squallore, fatto di uomini che giudicano le donne a peso, come un commensale giudica un piatto di spaghetti o forse peggio. Anche questa è Novi Ligure, purtroppo.