Ecolibarna: spunta l’opzione bonifica, costerebbe 31 milioni di euro
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Ecolibarna: spunta l’opzione bonifica, costerebbe 31 milioni di euro

Il Ministro dell'Ambiente disposto a finanziare la bonifica, con rimozione del materiale inquinante, di Ecolibarna? La Provincia: “Senza garanzie, bandiremo la gara d'appalto per la messa in sicurezza”. Già a disposizione 6 milioni di euro, forse in arrivo 12 dall'Unione Europea

Il Ministro dell'Ambiente disposto a finanziare la bonifica, con rimozione del materiale inquinante, di Ecolibarna? La Provincia: ?Senza garanzie, bandiremo la gara d'appalto per la messa in sicurezza?. Già a disposizione 6 milioni di euro, forse in arrivo 12 dall'Unione Europea

SERRAVALLE SCRIVIA – Possibile svolta per il sito altamente inquinato Ecolibarna, alle porte di Serravalle Scrivia. Dopo 30 anni di silenzi, “tante ombre e qualche luce”, per usare le parole dell’assessore provinciale all’ambiente Lino Rava, il Ministero dell’Ambiente sarebbe disposto a finanziare non una messa in sicurezza permanente, per la quale esistono già parte delle risorse e i progetti, bensì la bonifica, ossia la rimozione definitiva degli inquinanti che mettono a rischio le fonti idriche della valle Scrivia, dopo aver già compromesso i terreni e i pozzi del quartiere Fabbricone. A darne l’annuncio è Rava, appunto, nel corso di un incontro promosso dal Comitato per la Bonifica Ecolibarna. Doveva essere un’assemblea per fare il punto della situazione, capire cose è stato fatto e cosa resta da fare, quali sono le prospettive future. “Il nuovo direttore di dipartimento del Ministero – ha detto l’assessore provinciale – ha ipotizzato di effettuare la bonifica, ossia prendere il materiale e spostarlo. Ci hanno chiesto di fare una quantificazione dei costi e ci siamo rivolti al Politecnico di Torino, con il quale collaboriamo da tempo sul fronte della messa in sicurezza. La somma stimata è di 31 milioni di euro. Se, attraverso fondi europei, si riuscissero a reperire tali risorse, si potrebbe pensare alla bonifica”.
Una buona notizia, fin troppo, tanto da far dubitare agli amministratori locali, Provincia e Comune in testa, che sia di facile attuazione. Il rovescio della medaglia sarebbe, infatti, che, in attesa della bonifica, verrebbero fermate le opere di messa in sicurezza, già progettate e pronte per essere appaltate. “Per questo abbiamo chiesto al Ministero di darci garanzie, altrimenti procederemo sulla strada tracciata”. Meglio una messa in sicurezza certa oggi, o una possibile bonifica domani? Anche la platea – non troppo nutrita, nonostante il tema rilevante – si è espressa per proseguire la strada tracciata, a fatica, in questi ultimi anni.
Il percorso è stato infatti non privo di difficoltà. Nel 2013 era venuta meno la struttura commissariale in capo al Prefetto (prima Castaldo, poi Amelio, deceduto a seguito di un incidente, e, quindi, l’attuale Romilda Tafuri). La gestione è stata presa in carico dalla Provincia e, in particolare da Alessandro Casagrande, dirigente del settore ambiente.
Tirare le fila spezzate da tante gestione (prima del Prefetto il commisario era il sindaco, all’epoca Emanuele Dazzi) non è stato un lavoro di poco conto, recuperare i soldi stanziati e mai versati ancora di più. “In cassa, dall’ex gestione commissariale, risultano esserci 2,2 milioni di euro; a questi vanno aggiunti 1,5 milioni impegnati dalla Regione anche se non materialmente versati; ulteriori 2,5 milioni sono messi a disposizione sempre dalla Regione, da distribuirsi in tre anni.”, spiega Rava. Il canale aperto da Casagrande con il Ministero e l’Unione Europea potrebbe portare ulteriori 12 milioni di fondi Ue, destinati ai siti in bonifica. Ci sono buone probabilità che possano arrivare nelle casse della Provincia (“casse separate, i fondi per Ecolibarna non fanno parte del bilancio dell’ente”, precisa l’assessore).
Con le risorse a disposizione e quelle probabili, si potrebbe arrivare a completare la cinturazione, a realizzare i pozzi e la copertura delle discariche esistenti. Insomma, una messa in sicurezza accettabile. “Non vorremo dover riportare la nave al largo”, insomma.
“E’ in ogni caso positivo il canale che si è aperto con il Ministero”, fa notare Casagrande. L’ultimo contatto, tuttavia, è eloquente: “questa amministrazione (ossia la Provincia) intende procedere entro il 21 maggio ad indire la gara d’appalto per il lotto V della messa in sicurezza del Sito di interesse Nazionale, in quanto è un intervento richiesto espressamente dal Ministero stesso e le risorse sono presenti nella contabilità speciale appositamente assegnata a questa amministrazione. Sarà inoltre cura di procedere a tutti gli appalti che si potranno concretizzare prima della scadenza dell’incarico di coordinamento delle iniziative connesse all’ordinanza 105 del 15 luglio 2013”. Su tutto, pesa infatti anche l’imminente scioglimento della Provincie, a giugno.
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