Porte di Pietra tra fascino e corsa estrema
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Redazione - sport@novionline.net  
15 Maggio 2014
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Porte di Pietra tra fascino e corsa estrema

Al via domenica l'ormai tradizionale sfida organizzata dagli Orsi. Tre percorsi di 71, 36 e 16 chilometri per una gara da correre in semi autonomia e rispetto della natura

Al via domenica l'ormai tradizionale sfida organizzata dagli Orsi. Tre percorsi di 71, 36 e 16 chilometri per una gara da correre in semi autonomia e rispetto della natura

CANTALUPO – Puoi farne 16, essere più ambizioso e spingerti a 37. Oppure puoi cercare il limite e partire per i 71 chilometri. Va in scena domani la nona edizione della Porte di Pietra, che porta con se pure la Finestre di Pietra e i Castelli di Pietra. Tre modi diversi per dire trail L’organizzazione è al lavoro da mesi perché Gli Orsi, prima che inventori della gara ne sono anche attivi sostenitori: appena si è sciolta la neve, un gruppo di indomiti ha ripercorso più e più volte il tracciato per “pulirlo” dai guai dell’inverno. E sul percorso saranno rigorosi i giudici nel verificare chi, nel corso della gara avrà la possibilità di continuare o dovrà lasciare perdere. Il regolamento prevede l’arrivo a Roccaforte, dopo 11km, entro le 9. Entro le 15.00 i partecipanti dovranno essere alle Capanne di Carrega. Due ore più tardi è stabilita la dead line per le Capanne di Cosola. A quel punto saranno quasi 50 chilometri. In gara l’aspetto sportivo diventa però secondario.

Se le Porte riescono a offrire un tracciato lontano dalle strade principali è per la conformazione orografica di una valle chiusa, priva di grandi arterie di comunicazione, con colossi di pietra (le Porte sono infatti l’Antola, l’Ebro, il Giarolo e le altre vette delle corsa) che sembrano sentinelle del tempo, capaci di farti innamorare di una corsa ma al contempo capaci di essere impietosi giudici naturali nei confronti di chi non è pronto a correre una gara dura, faticosa ma impareggiabile. Parti del tracciato hanno riesumato mulattiere e strade oggi non più usate ma che una volta erano l’unico accesso a certi paesi della valle. Limite di iscrizione fissato in 300 sia per la versione da 71 che per quella da 36 chilometri. Si corre in autonomia, cioè devi partire equipaggiato per ogni clima. Gli atleti per bere dovranno munirsi di bicchiere o altro contenitore personale adatto all’uso. Ogni corridore dovrà accertarsi di disporre, alla partenza da ogni posto di rifornimento, della quantità d’acqua minima prevista . C’è anche attenzione all’ambiente. La gara ha infatti aderito alla campagna “Io non getto i miei rifiuti” abolendo in particolare i bicchieri di plastica. 

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