Alla Roquette arriva la filiera dei mais speciali
Dalla collaborazione tra Roquette, la nota società francese con sede anche a Cassano Spinola, e la facoltà di agraria e il Crast dell'Università di Piacenza è nato un progetto per la creazione di una filiera dei mais speciali, per la salvaguardia e la tutela dell'ambiente.
Dalla collaborazione tra Roquette, la nota società francese con sede anche a Cassano Spinola, e la facoltà di agraria e il Crast dell'Università di Piacenza è nato un progetto per la creazione di una filiera dei mais speciali, per la salvaguardia e la tutela dell'ambiente.
Il progetto era stato lanciato dalla società lo scorso anno, nel contesto di un processo produttivo nato per valorizzare e garantire la qualità del prodotto.
La società francese ha così stabilito una collaborazione con la Facoltà di Agraria e il Crast (Centro di analisi geospaziale) dell’Università di Piacenza, allo scopo di portare avanti la ricerca di un prodotto di eccellenza territoriale, il mais «waxy», sia verde che essiccato.
L’idea di fondo rimane quella di implementare le pratiche agronomiche rispettose dell’ambiente e monitorare le colture zonali, seguendo le direttive dettate dal progetto Horizon 2020, promosso dall’Unione europea. Si tratta di un’iniziativa volta al coinvolgimento di un numero crescente di aziende agricole, nel tentativo di creare un’unica “filiera dei mais speciali di qualità”, tenendo conto della tutela e della salvaguardia ambientale.