Quell’antico palazzo pretorio
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Sara Moretto - s.moretto@ilnovese.info  
8 Giugno 2014
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Quell’antico palazzo pretorio

Viaggio attraverso le bellezze della città. Iniziamo dal Palazzo Pretorio, in tempi recenti sede del Comune. Databile fra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo, l’edificio ospitava podestà, consoli e notai

Viaggio attraverso le bellezze della città. Iniziamo dal Palazzo Pretorio, in tempi recenti sede del Comune. Databile fra la fine del XIV e l?inizio del XV secolo, l?edificio ospitava podestà, consoli e notai

GAVI – Nell’immaginario collettivo, Gavi è legata indissolubilmente al Forte, l’imponente maniero fortezza che la domina dall’alto. Ma basta passeggiare per le vie del borgo, per accorgersi come il paese sia scrigno di ben altri tesori. Dai palazzi storici, come il Baciocchi – Gropallo e il Passano, ai tre antichi oratori fino al Portino, le vie di Gavi sono pagine di un libro, che racconta secoli di storia.

Iniziamo la prima tappa del nostro viaggio dal Palazzo Pretorio, in tempi recenti sede del Comune. Databile fra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo, l’edificio ospitava in epoca medievale, dove oggi si trova l’attuale portico di ingresso, una loggia aperta dove i notai rogavano gli atti. I locali sottostanti, oggi non più accessibili, ospitavano le tetre prigioni. La storia del Palazzo Pretorio è lunga e tormentata. Nella primavera del 1625, quando l’esercito del Duca di Savoia Carlo Emanuele, alleato con la Francia, invase il territorio di Gavi, l’edificio fu saccheggiato. Al termine delle scorrerie il tetto era crollato, i solai sfondati e gli infissi divelti o bruciati. Solo le prigioni, situate nei fondi del Palazzo, si erano salvate.

Non vi erano fondi per restaurare il Palazzo, ma il caso volle dare una mano. Durante quel periodo avevano preso il via i lavori per la trasformazione del Castello in quella che è ora la possente fortezza stagliata sul cielo di Gavi. Nel borgo erano giunti così dalla Repubblica di Genova, numerose maestranze che, insieme al Forte, nel corso del 1626, rimisero in piedi anche il Palazzo Pretorio. Per secoli sede istituzionale del governo locale, il Palazzo ha accolto nel secoli prima Podestà e Consoli e notai , poi Sindaci e consiglieri, finendo per mantenere la stessa destinazione d’uso.

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