Sui
Home
Elio Defrani - e.defrani@ilnovese.info  
1 Luglio 2014
ore
00:00 Logo Newsguard

Sui consiglieri comunali sospetti e bufale “a cinque stelle”

La giovane neo presidente del consiglio Martina Sciutto finisce nel mirino del sito dei grillini novesi per la presunta parentela con il viceministro dell'economia Enrico Morando. Ma gli attivisti del M5s stavolta hanno preso un granchio

La giovane neo presidente del consiglio Martina Sciutto finisce nel mirino del sito dei grillini novesi per la presunta parentela con il viceministro dell'economia Enrico Morando. Ma gli attivisti del M5s stavolta hanno preso un granchio

NOVI LIGURE – Figuraccia per i rappresentanti del Movimento 5 Stelle di Novi Ligure. Sul sito internet dei grillini novesi, infatti, è stato pubblicato con una certa evidenza un trafiletto di critica alla nuova amministrazione comunale, intitolato «Nuora».

«In una vecchia congrega che si finge “nuova”, zeppa di cariatidi, politicanti di lungo corso e figli e parenti dei suddetti, c’era un solo nome che stonava. Che si fossero sbagliati? Che ci potesse davvero essere una “novità” in consiglio comunale? Ma state sereni: pare trattarsi di nuora di potentissimo membro di governo, filosofo mancato. Ora i conti tornano tutti. Tranne quelli pubblici, ovviamente», hanno scritto.

Il riferimento, par di capire, è a Martina Sciutto, giovane avvocato e neo presidente del consiglio comunale, alla sua prima esperienza politica. Martina ha 27 anni e il suo ragazzo di cognome fa Morando, come il viceministro dell’economia. Peccato che con l’ex senatore Enrico non ci sia alcun legame di parentela, neanche alla lontana. Ai grillini, però, è bastato un sospetto – errato, come abbiamo visto – per far scattare la presa per i fondelli sul web.

La funzione di controllo dell’opposizione è fondamentale in ogni comunità democratica, e bene fa il Movimento 5 Stelle a tenere sotto la lente di ingrandimento gli atti e le decisioni della maggioranza che governa la città. Attenzione però: il giusto intento di moralizzazione della politica non si deve trasformare in una caccia alle streghe. Perché – come è evidente in questo caso – non solo si rischia di violare lo spazio intimo delle persone (potrà o no una ragazza essere fidanzata con chi vuole?), ma soprattutto di sbagliare bersaglio.