Ilva, lo stabilimento novese è sul mercato?
I tecnici della Arcelor Mittal hanno visitato la fabbrica di strada Boscomarengo: il gruppo franco-indiano è accreditato come il più probabile acquirente delle acciaierie Riva. Intanto la produzione nel sito produttivo di Novi è al di sotto del trend del 2013.
I tecnici della Arcelor Mittal hanno visitato la fabbrica di strada Boscomarengo: il gruppo franco-indiano è accreditato come il più probabile acquirente delle acciaierie Riva. Intanto la produzione nel sito produttivo di Novi è al di sotto del trend del 2013.
Che accadrà in futuro si può solo ipotizzare. I sindacati guardano alle trattative, pur coperte da uno stretto riserbo, ma è stato ricordato che Arcelor Mittal, in Europa ha chiuso tutte le aree a caldo che aveva. Circostanza che preoccupa maggiormente Taranto (questo il suo punto di forza con gli altiforni e le acciaierie). Diverso è invece il caso di Novi, dove però adesso si sta vivendo un calo della produzione a freddo. Nei primi 6 mesi dell’anno si attesta attorno alle 600 mila tonnellate di laminati d’acciaio. Meno dalla metà rispetto alla comunque dignitosa produzione dell’intero 2013, che si era attestata poco al di sotto del milione e 500 mila tonnellate. Situazione che dovrebbe cambiare con l’acquisizione della nuova liquidità.
Difficile però pensare a un’acquisizione parziale (solo Novi), in quanto il ruolo del commissario dovrebbe essere quello di cedere in toto la siderurgia del Gruppo Riva. Ora l’Ilva di Novi attende la “quattordicesima mensilità”: dovrebbe essere pagata ad agosto, dopo essere slittata a luglio.
Probabilmente anche di questo si parlerà nell’incontro che si terrà oggi, in prefettura a Alessandria, al quale parteciperanno i sindacati dei metalmeccanici provinciali, le rsu dell’Ilva e i parlamentari locali.