Assolta in appello, guardia chiede di tornare in servizio

NOVI LIGURE – Nel giugno 2011, Domenico Savino, 49 anni, guardia carceraria novese residente a Valenza, era stato condannato a due anni e 9 mesi per quattro episodi corruzione dal tribunale alessandrino, che lo aveva però assolto dalle accuse di peculato e spaccio di droga a un detenuto, a sua volta contestategli.

Secondo l’accusa, l’uomo era colpevole di aver fornito ai carcerati generi di consumo vietati dal regolamento in cambio di denaro, sigarette, profumi e altro. Alla condanna era seguito il ricorso in appello portato avanti sia dal difensore, Piero Monti, sia dal pubblico ministero, che aveva richiesto una pena di otto anni.

Ora, per Savino, la Corte d’Appello, ha decretato l’assoluzione con formula piena, in quanto il fatto non sussiste. L’uomo, sospeso dal servizio da quasi otto in anni, chiede di essere reintegrato in servizio al carcere di S. Michele, dove svolgeva il ruolo di assistente capo della polizia penitenziaria, e di ricevere le retribuzioni arretrate.