Polemica a distanza tra i No Tav e il Comune
Sette attivisti del comitato pozzolese No Tav riferiscono di non aver potuto fare volantinaggio alla festa del Partito Democratico a Pozzolo. Abbiamo fatto presente ai No Tav replica Pappadà - che non era giusto e corretto distribuire un volantino di insulti diretto al senatore Fornaro
Sette attivisti del comitato pozzolese No Tav riferiscono di non aver potuto fare volantinaggio alla festa del Partito Democratico a Pozzolo. ?Abbiamo fatto presente ai No Tav ? replica Pappadà - che non era giusto e corretto distribuire un volantino di insulti diretto al senatore Fornaro?
Dopo la loro versione dei fatti, i militanti concludono con dure affermazioni nei confronti dell’amministrazione comunale pozzolese, sostenendo che prima si è approvato un documento che manifesta contrarietà all’opera, per poi sconfessare quelle affermazioni con il loro operato.
“Non ho mai detto quelle parole – replica il vicesindaco Felice Pappadà – Abbiamo fatto presente ai No Tav che non era giusto e corretto distribuire un volantino di insulti diretto al senatore Fornaro, presente alla manifestazione. La festa era quella del Partito Democratico e la piazza serviva per poter svolgere l’evento. Gli attivisti hanno potuto distribuire tranquillamente i loro volantini, non li abbiamo cacciati dalla festa”. E alle accuse di servilismo nei confronti di Cociv, ribatte: “Il Terzo Valico non è un’opera la cui realizzazione dipenda dal Comune di Pozzolo. Nel 2012 l’amministrazione comunale ha approvato un documento contrario all’opera e penso che le nostre azioni stiano rispecchiando quanto sostenuto in quell’atto”.