Elezioni provinciali, scatta il “totonomi”
Si avvicina il 12 ottobre, la data scelta per decidere il nuovo consiglio provinciale, e arriva la stretta sui nomi. In pole position ancora Rita Rossa, sindaco di Alessandria, ma spuntano anche Paolo Filippi, Rocchino Muliere e il primo cittadino di Tortona. Anche il centro destra presenterà una lista
Si avvicina il 12 ottobre, la data scelta per decidere il nuovo consiglio provinciale, e arriva la stretta sui nomi. In pole position ancora Rita Rossa, sindaco di Alessandria, ma spuntano anche Paolo Filippi, Rocchino Muliere e il primo cittadino di Tortona. Anche il centro destra presenterà una lista
La nuova amministrazione provinciale sarà un ente di secondo livello, i cui amministratori non saranno scelti direttamente dai cittadini ma scelti invece dai consiglieri comunali, a loro volta espressione della volontà popolare. Il nuovo consiglio sarà formato da 12 membri scelti tra i consiglieri comunali della provincia e eletti da gli stessi. A presiedere la nuova Provincia sarà un Sindaco, eletto tra i sindaci della provincia stessa.
Organi amministrativi della nuova provincia, saranno l’assemblea dei sindaci, il nuovo consiglio provinciale e il presidente. Il decreto Del Rio prevede, tra l’altro, che per questi incarichi non sarà previsto nessun tipo di retribuzione. I Consiglieri comunali chiamati al voto avranno dalla loro il “peso” del comune che li ha eletti, e quindi del numero di persone che rappresentano. Il voto di un consigliere di un centro zona varrà molto di più del voto di un consigliere di un piccolo comune. E visto che gran parte dei centri zona sono rette da amministratori di centro sinistra, appare abbastanza scontato che il nuovo Presidente della Provincia sarà espressione di questa parte politica. I giochi importanti, quindi, saranno quelli che si giocheranno in casa del PD e che porteranno all’indicazione del candidato Presidente per il centro sinistra.
Dopo le riflessioni di agosto, in pole position resta il Sindaco di Alessandria, Rita Rossa, che si vedrebbe bene sulla doppia poltrona di sindaco del capoluogo e di presidente della Provincia. La sua candidatura è fortemente appoggiata dal presidente uscente, Paolo Filippi. Ma all’interno del Pd c’è chi non vede di buon occhio la candidatura di Rita Rossa e lavora per una soluzione alternativa. Il più accreditato al momento è il neo eletto sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere, su cui l’ala no-Rossa sta portando avanti una operazione di convincimento, visto che Muliere ha fatto sapere di aver già fin troppo da fare come sindaco e di non essere interessato alla doppia poltrona.
Un altro nome che circola in ambito Pd è quello di Gianluca Bardone, Sindaco di Tortona. Anche il centro destra ovviamente presenterà un sua lista, anche se con poche chances di vittoria. I nomi che circolano in ambito di Forza Italia sono quelli di Luca Rossi, consigliere provinciale uscente, e di Aldo
Visca, Sindaco di Cerrina. Il Movimento 5 stelle sembra invece intenzionato a non correre la partita, sostenendo che visto che per i grillini le province sono da abolire, allora non ha senso candidarsi a governarle.
Sabato prossimo ad Alessandria avrà luogo una riunione, convocata da Agostino Gatti e Fabrizio Palenzona a Palazzo del Monferrato, senza un preciso ordine del giorno ma che vede un centinaio di invitati, tra cui il Segretario Provinciale dimissionario del Pd Domenico Ravetti e il Segretario Regionale Davide Gariglio. Molto probabile che da quel consesso esca il nome del futuro Presidente.