Libarna, una città romana per tutti
Si intitola così il progetto che ha portato alla nascita della nuova guida e dell'applicazione per dispositivi Apple e Android che permetterà di passeggiare virtualmente tra l'antico splendore della città romana. A permetterlo la collaborazione fra diversi enti
Si intitola così il progetto che ha portato alla nascita della nuova guida e dell'applicazione per dispositivi Apple e Android che permetterà di passeggiare virtualmente tra l'antico splendore della città romana. A permetterlo la collaborazione fra diversi enti
Un titolo accattivante che, come ha spiegato durante la conferenza che si è tenuta presso l’area archeologica Marica Venturino Gambari, della Soprintendenza per i Beni archeologici del Piemonte, mette immediatamente a fuoco il cardine del progetto: l’importanza del visitatore, la partecipazione e la fruizione del pubblico, che permette alla cultura di sopravvivere. La collaborazione tra i vari enti ha permesso il grande successo di pubblico e l’attenzione rivolta agli eventi che si sono svolti nelle due precedenti settimane a Libarna: in gioco troviamo la già citata Soprintendenza, il Mibact, il Comune di Serravalle Scrivia e l’azione fondamentale dell’associazione Libarna Arteventi (nelle figure della presidentessa Iudica Dameri e Antonio Santopietro), senza dimenticare la preziosa collaborazione dei due poli universitari di Genova e Pavia, che hanno fornito un utile contributo per la didattica e una stesura dei testi scientifica ma di facile comprensione. Un punto che sta particolarmente a cuore a Manuel Guido (Mibact), che ha ribadito con entusiasmo la volontà di riqualificare il sito di Libarna antica.
Ma passiamo all’app, la parte più rivoluzionaria di questo progetto, realizzata dalle società Apunto 3D Visuals e LineLab, vincitori di un bando che ha visto sfidarsi circa 80 progetti uniti dal tema comune “Promuovere forme innovative di partecipazione culturale”. “Un progetto al quale hanno collaborato moltissimi giovani, specialmente per la parte più propriamente informatica – sottolinea Giorgio Annone, coordinatore del progetto – Ci siamo basati sulla ricerca iconografica, sulla consultazione di disegni e ricostruzioni delle varie parti dell’area, per rendere il più verosimile possibile la nostra applicazione”.
Per chi fosse interessato, a breve l’app sarà disponibile negli Apple Store e anche per il sistema operativo Android. “La scelta di attendere ancora qualche giorno per rendere disponibile questo innovativo strumento dimostra la voglia di raccogliere eventuali suggerimenti e consigli da parte del pubblico, in un processo di collaborazione utile e costruttivo”, ribadisce Venturino. A una prima occhiata, l’app si mostra già in tutta la sua innovazione: le parti documentate della città sono state interamente e fedelmente ricostruite, sono presenti link per l’approfondimento di reperti e attività del Ministero e della Soprintendenza, nonché due livelli di lettura per il turista, uno più breve per una visita sul campo, e uno più approfondito per conoscere ulteriori curiosità sull’area.