La Novese si gode la “Fortezza Girardengo”
Due reti di Vinci e Zecchinato abbattono l'Asti, che resta in dieci per l'espulsione di Mariani ed accorcia troppo tardi con l'ex Rolando in pieno recupero. Pali per Lo Bosco e Rognone
Due reti di Vinci e Zecchinato abbattono l'Asti, che resta in dieci per l'espulsione di Mariani ed accorcia troppo tardi con l'ex Rolando in pieno recupero. Pali per Lo Bosco e Rognone
NOVI LIGURE – La Novese cala il tris al Girardengo: ne fa le spese il malcapitato Asti che prova sulla sua pelle cosa significhi affrontare i biancocelesti fra le mura amiche. Tre successi in altrettanti incontri e un solo punto racimolato in trasferta sono la tara di una Novese che in casa trova quelle certezze che la rendono capace di mettere sotto squadre sulla carta più forti. L’esatto opposto di quanto avviene in trasferta dove Longhi (ieri out dopo 20’ per un sospetto stiramento) e compagni appaiono balbettanti e insicuri. Mister Sterpi, che nella vita è uno psicologo, avrà materiale a sufficienza per capire le cause di questa metamorfosi difficile da spiegare perché le cause non vanno ricercate nel calore del pubblico o nelle dimensioni del terreno.
Con l’Asti, forse per la prima volta nella stagione, la Novese ha peccato nel finale di leggerezza considerando vinta una partita a tratti dominata nel gioco e nel risultato ma portata a casa con merito e qualche patema di troppo su cui riflettere perché i due gol di vantaggio maturati al 13’ (incornata vincente di Vinci tutto solo in area su palla inattiva calciata da Cantatore) e al 48’ (rigore assegnato per fallo di mani in area su azione insistita di Di Lernia) avrebbero potuti non essere sufficienti se al 24’ della ripresa l’incornata di Lo Bosco non si fosse stampata sul palo. Ininfluente il gol di Rolando nel recupero ma la Novese non può permettersi di essere leziosa e imprecisa sotto porta perché se l’umiltà e lo spirito di gruppo sono la tara della filosofia calcistica biancoceleste, il senso di superiorità e la leggerezza sotto rete non possono essere concessi neppure a elementi di qualità sopraffina come Ponsat o Balestrero perché il bene del singolo è posposto all’interesse del collettivo. Oltre alle reti tanti altri episodi (ancora fondamentali la sicurezza in porta di Masneri, titolare quasi per caso e ora osservato da club di categoria superiore ma guai a non rimarcare il ruolo dell’esperto Commitante, leader in campo) che hanno reso il match pregevole e che confermano che la “quarta serie” è categoria salita di livello tecnico. Affrontarla come fa la Novese con un manipolo di giovani di belle speranze (ieri 5 i fuoriquota in campo dal 1’) è motivo di orgoglio.
NOVESE – ASTI 2-1
Reti: 12’ Vinci, st: 3’ Zecchinato (rig.), 48’ Rolando.
Novese: Masneri, Gallio, Leo, Longhi (22’ Di Lernia; 32’st Catenacci), Vinci, Commitante, Cantatore, Taverna, Zecchinato (17’st Rognone), Balestrero, Ponsat. All. Sterpi.
Asti: Serena, Picone (4’st Audini), Improta, Grazioso (21’st Sorato), Ciolli (21’st Arigò), Mariani, Pira, Merito, Lo Bosco, Vicentin, Rolando. All. Ascoli.
ARBITRO: Severino di Campobasso.
NOTE: Spettatori 400 circa, angoli 8-2 per l’Asti, ammoniti: Gallio, Zecchinato, Picone, Improta, Merito, Mariani, Lo Bosco. Espulso al 37’st Mariani per somma di ammonizioni.