Cosa successe quella notte relativamente strana a Serravalle?
Lo raccontano Lera e Parodi nel loro libro, un giallo storico ambientato nel 1895 a Serravalle. Il volume "si basa sullo stretto rapporto tra realtà e fantasia, come dimostrano le note in fondo alla pubblicazione, che aggiungono qualche informazione e curiosità alla lettura di questa storia", sottolineano gli autori.
Lo raccontano Lera e Parodi nel loro libro, un giallo storico ambientato nel 1895 a Serravalle. Il volume "si basa sullo stretto rapporto tra realtà e fantasia, come dimostrano le note in fondo alla pubblicazione, che aggiungono qualche informazione e curiosità alla lettura di questa storia", sottolineano gli autori.
Il libro, un giallo storico ambientato nel 1895 a Serravalle, “si basa sullo stretto rapporto tra realtà e fantasia, come dimostrano le note in fondo alla pubblicazione, che aggiungono qualche informazione e curiosità alla lettura di questa storia”, sottolineano gli autori.
“Abbiamo fatto un vero e proprio gioco, inserendo tra i personaggi minori del romanzo persone che abitano realmente a Serravalle, note a tutti come, nel caso più eclatante, l’ex sindaco Antonio Molinari, che anche nel nostro libro ricopre il ruolo di primo cittadino”, raccontano sorridendo Lera e Parodi. Nel libro è presente anche l’ex sindaco di Novi Ligure, Lorenzo Robbiano.
Il libro nasce dai ricordi in prima persona degli autori, ma anche da accurate annotazioni storiche, a cura di Roberto Botta e dallo scomparso Roberto Allegri, storico locale. Dice ancora Parodi: “Nel racconto Molinari incontra un personaggio realmente esistito, che noi abbiamo chiamato, con uno pseudonimo, Masea, un cammeo nato da una mia esperienza personale. Quando ero piccolo, in via Dante sul Lastrico, incontrai questo personaggio, spaventoso per noi bambini, con un sacco dal quale fuoriuscivano i miagolii di una nidiata di gatti perché, come mi disse l’uomo, bisognava pur accompagnare la polenta con un po’ di carne, anche in tempi di magra”.
Infine, una chicca sulla copertina: si tratta di un’immagine, recuperata da Andrea Persano, che raffigura il tratto ferroviario da Arquata Scrivia per arrivare a Serravalle. Una raffigurazione antica, del pittore svizzero Carlo Bossoli, che aveva preparato sedici tavole (questa è l’ottava), raffiguranti Serravalle, su commissione di Cavour, con lo scopo di documentare i progressi ferroviari e tecnici della zona.