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    Outlet,
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    Arianna Borgoglio  
    23 Novembre 2014
    ore
    00:00 Logo Newsguard

    Outlet, quell’ampliamento che fa discutere

    Nei piccoli paesi i cambiamenti, più o meno radicali che siano, non sempre vengono accolti con favore e il “mugugno” è sempre dietro l’angolo. Questa volta si parla dell’Outlet, e in particolare dei nuovi lotti che verranno costruiti nei prossimi mesi.

    Nei piccoli paesi i cambiamenti, più o meno radicali che siano, non sempre vengono accolti con favore e il ?mugugno? è sempre dietro l?angolo. Questa volta si parla dell?Outlet, e in particolare dei nuovi lotti che verranno costruiti nei prossimi mesi.

    SERRAVALLE SCRIVIA – Nei piccoli paesi i cambiamenti, più o meno radicali che siano, non sempre vengono accolti con favore e il “mugugno” è sempre dietro l’angolo. Questa volta si parla dell’Outlet di Serravalle Scrivia, e in particolare dei nuovi lotti che verranno costruiti nei prossimi mesi, due siti caratterizzati da brand di lusso che porteranno all’incirca 200 nuovi posti di lavoro.

    Una speranza lavorativa importante, specialmente di questi tempi, ma non solo: se da un lato prevale la possibilità di aumentare i posti di lavoro, dall’altro in molti gridano allo spreco di risorse in un paese già sovraffollato di centri commerciali, inutili per gli italiani in questo periodo, fattori a cui aggiungere il vincolo della conoscenza madrelingua di lingue straniere tra cui arabo, russo e cinese, senza tralasciare gli ulteriori problemi legati al traffico sempre crescente.

    I pareri sono molti e spesso discordi e, tra i tanti, troviamo anche quello dell’assessore Antonino Bailo: “Non mi sembra che all’Outlet lavorino solo persone madre lingua straniere, anzi mi pare che queste siano un’esigua minoranza. Quello che mi preoccupa è il fatto che tanti giovani non si pongano la necessità, dettata dai tempi, di adeguarsi ed eventualmente studiarle queste lingue. Il Comune – prosegue Bailo – in collaborazione con l’Outlet e il nuovo insediamento commerciale, avvierà presto corsi di lingue mirati, di buon livello e certificati“.

    Tuttavia, tra i serravallesi, specialmente i più giovani, non mancano nemmeno le proposte positive: all’interno del polo commerciale perché non dar spazio anche a una ben fornita libreria come nelle grandi città? Le speranze rimangono anche per il tanto agognato cinema. Ma a freddare realisticamente gli entusiasmi è Bailo, che osserva: “Sarà difficile trovare un imprenditore pronto a investire in questa zona, non reggerebbe la concorrenza con i multisala”. E non manca una vena polemica: “Dietro richiesta di alcuni giovani, avevo lanciato la proposta di utilizzare il salone di via Giani per proiettare film, ma l’indifferenza ha prevalso ancora e non ne è scaturito nulla”.

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