Garbagna e la storia della “giasera”
La giasera era composta da un immobile di forma quadrata, simile a una cascina, che aveva come base un grande e capace buco a mo di cisterna: questo, riempito di neve durante la stagione invernale, fungeva da grosso refrigeratore per gli abitanti del vicino Palazzo Doria, tuttoggi esistente
La giasera era composta da un immobile di forma quadrata, simile a una cascina, che aveva come base un grande e capace buco a mo di cisterna: questo, riempito di neve durante la stagione invernale, fungeva da grosso refrigeratore per gli abitanti del vicino Palazzo Doria, tuttoggi esistente
La “giasera” era composta da un immobile di forma quadrata, simile a una cascina, che aveva come base un grande e capace buco a mo’ di cisterna: questo, riempito di neve durante la stagione invernale, fungeva da grosso refrigeratore per gli abitanti del vicino Palazzo Doria, tutt’oggi esistente. Un tempo si accedeva alla ghiacciaia da una porta costruita a livello del Rio Badadone, appoggiata al muro di sostegno sotto l’attuale ponte che passa sul Rio.
Questa piccola apertura, ora completamente coperta dai rovi, immette in un corridoio che va verso “a giasera” passando sotto la strada, e termina in una grande stanza dove si tenevano gli alimenti al fresco. Da questo accesso nasce così la leggenda metropolitana del famoso percorso che avrebbe messo in comunicazione il castello Fieschi con il Palazzo Doria.